Ripristino-mirato, di un "automezzo fuoristrada”
Si tratta di effettuare uno specifico allestimento, su di una vecchia auto LR-109,
finalizzato al completo ripristino di un fuoristrada di "vecchia concezione".
 
Fino ad oggi il team locale ha lavorato utilizzando in modo alterno due vecchie macchine fuoristrada,
che si utilizzavano anche per le altre attività.
Ad oggi, una delle due si è completamente fermata esaurendosi in modo irreparabile;
mentre l’altra (la "tartaruga") si muove ancora, seppur in modo estremamente precario.
Si tratta di una Land Rover 109-lunga, del 1970; soprannominata mzeecobe = vecchia tartaruga;
sopranome affettuosamente confermato dai Borana con il termine di "Qocha"
 
Il loro tracollo è iniziato dopo l’intenso uso che se ne è dovuto fare per i progetti
FGM (lotta alla mutilazione genitale femminile) e
CTC (lotta alla malnutrizione conseguente all’ultima siccità)
che hanno portato alla necessità di uscite giornaliere sul territorio, ove si opera in un raggio di circa 100 Km.
Comunque, il costo-beneficio del servizio reso ha ampiamente giustificato la scelta fatta.
Per quanto sopra esposto, non riteniamo opportuno dedicare nuove auto,
quali i “fuori-strada delle ultime generazioni”, a questa attività di clinica mobile.
Questi mezzi, estremamente complessi, curano il confort, in adesione ad una filosofia consumistica più che conservativa.
Vengono concepiti per rispondere alle richieste di un mercato che è molto lontano da quelle stesse esigenze
(che sono quelle ancora esistenti a Sololo) che hanno portarono alla nascita di questo genere di macchine “fuoristrada”.
Hanno costi esorbitanti di acquisto e di ricambi,
per svolgere poi attività che nell’area di Sololo debbono avvenire prevalentemente in condizioni di fuoripista (non solo di fuoristrada)
in situazioni limite e non solo per la meccanica ma anche per i necessari sovraccarichi e
per l’esposizione della carrozzeria e sospensioni a ripetuti traumi.
A Sololo i “fuori-strada delle ultime generazioni”, oltre ad essere altamente costosi in acquisto e gestione,
non offrono la sicurezza, in carenza di manutenzione specializzata, di poter tornare sempre a casa.
Si vorrebbe ripetere la felice e collaudata esperienza avuta con la vecchia “mzee-cobe”
Land Rover nata nel 1970 e, dopo accurata rigenerazione, utilizzata dagli operatori locali fin dal 2001.
Ancora oggi circolante, seppur bisognosa di una nuova rigenerazione, pena la sua fine definitiva.
Un fuoristrada che possa accontentare, a costi contenuti, le esigenze delle nostre attività
può essere rigenerato e adattato solo partendo dai vecchi modelli
quale potrebbero essere proprio quello della Land Rover 109-lunga.
Forse gli unici rimasti ad essere idonei per i nostri scopi ed
ancora reperibili in Kenya nella regione del Meru in prossimità del Monte Kenya.
Meccanica che deve essere poi rinforzata e resa idonea a garantire un lavoro in sicurezza per affidabilita’ e durata
Lavoro che si svolge in assenza o quasi di ogni genere di manutenzione,
in luoghi dove non può averne se non da personale poco qualificato.
Meccanica non complessa e adeguata al servizio da svolgere;
al punto che alcuni dei suoi pezzi di ricambio possano essere generati e modellati su di un normale tornio,
come già avvenuto in più di una occasione.
Autentico fuoristrada con il quale sia possibile seguire le tracce lasciate dal passaggio delle mandrie
dato che occorre poter andare dove vanno le bestie.
Idonea nei mutevoli contesti ambientali.
A Sololo, avendo a disposizione un cacciavite, un martello, filo di ferro ed una vecchia camera d’aria da tagliare secondo necessità,
la probabilità di poter tornare a casa con un simile automezzo, divengono molto alte e a basso costo.
La cifra da investire in questo tipo di scelta risulta molto ma molto inferiore all’acquisto di un mezzo nuovo;
magari dotato di ruote in lega e sbrinatore del lunotto posteriore ...
Automezzo che avrebbe comunque una sopravvivenza estremamente limitata nelle aree
dove avviene a Sololo l’attività della clinica mobile a favore dei pastori nomadici.
Si consideri inoltre che nel “Progetto Sololo”, tramite i suoi “Progetti Mattone” quale è anche questo,
si cerca di favorire sempre più, ove possibile, l’uso delle moto da dare in dotazione agli operatori locali
e di gestire i trasporti, per i necessari rifornimenti da Nairobi, come se fossero dei cargo d’affidare ai camions dei trasportatori locali,
che già svolgono autonomamente questo lavoro partendo da Moyale.
In altre parole, quello della clinica mobile deve essere un mezzo robusto, affidabile di semplice concezione
destinato ad operare solo sul Distretto di Sololo.