COMUNICATO 
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 La tragedia dei migranti eritrei | 
  
Barbera 
        (Cipsi):  | 
  
"La 
        tragedia dei migranti eritrei si è consumata nella totale 
        indifferenza della comunità internazionale, prima e dopo: 
        basti vedere i cadaveri non ripescati, il disprezzo totale della vita 
        nel gioco al rimbalzo delle responsabilità tra i governi di Italia, 
        Malta e Libia che negano ogni responsabilità.   | 
  
Questa 
        tragedia nasce da un’altra tragedia: quella dell’Eritrea, 
        dove i diritti umani sono quotidianamente violati da uno spietato dittatore, 
        con la totale indifferenza della comunità internazionale".  | 
  
Roma, 
        24 agosto 2009 –  | 
  
"La 
        tragedia dei migranti eritrei si è consumata nella totale indifferenza 
        dellla comunità internazionale, prima e dopo – ha commentato 
        Guido Barbera, presidente del Cipsi, coordinamento di 42 associazioni 
        di solidarietà e cooperazione internazionale - i disastrosi 
        eventi: basti vedere i cadaveri non ripescati, il disprezzo totale della 
        vita nel gioco al rimbalzo delle responsabilità tra i governi di 
        Italia, Malta e Libia che negano ogni responsabilità su quanto 
        accaduto. La legge del mare vuole che chi si trova in difficoltà 
        venga soccorso".  | 
  
"Inoltre 
        – continua Barbera – questa tragedia nasce da un’altra 
        tragedia:   | 
  
quella 
        dell’Eritrea, dove i dirittti umani sono quotidianamente 
        violati. Un paese governato da uno spietato dittatore, un vero e proprio 
        inferno, con migliaia di prigionieri politici…  | 
  
 
        Questi morti pesano sulla coscienza dei politici italiani incapaci di 
        una politica capace di tutelare i diritti e la vita di ogni essere umano".  | 
  
"È 
        davvero difficile credere che, nonostante la striscia di mare tra Lampedusa 
        e la Libia sia costantemente monitorata, il barcone non sia stato avvistato. 
          | 
  
Nonostante 
        le leggi razziali approvate dall’Italia – continua Barbera  | 
  
- le ondate di migranti non si arrestano, perché troppo forte è la disperazione che spinge tante persone a rischiare la vita e la libertà per scappare dalla miseria, dalla fame, dai conflitti e dalle continue violazioni dei propri diritti. | 
  
 
        I Centri di Identificazione ed espulsione di tutta Italia sono sempre 
        più vere "carceri" vicini al collasso, come denunciato 
        in questi giorni da diversi quotidiani nazionali".  | 
  
"L’entrata 
        in vigore della nuova legge sulla sicurezza sta aggravando la situazione 
        e aumentando la tensione.   | 
  
L’indifferenza 
        rispetto alle tragedie del mare e la mancata assunzione di responsabilità 
        da parte dei governi e della comunità internazionale ci spaventano 
        e ci indignano.  | 
  
Ci 
        auguriamo che su quest’ultimo tragico avvenimento la giustizia faccia 
        il suo corso, che venga fatta luce sulla morte di tante persone, che vengano 
        accertate le responsabilità dei governi ed identificati i responsabili 
        delle omissioni di soccorso e dei tardivi interventi che se realizzati 
        tempestivamente, avrebbero forse potuto salvare tante vite.   | 
  
Chiediamo 
        ancora una volta al Governo Italiano e all’Unione Europea il rispetto 
        dei diritti umani di tutti i cittadini e dei rifugiati, il diritto alla 
        vita, alla libera circolazione, all’asilo politico".  | 
  
Aspettiamo risposte concrete.  | 
  
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