Fattori che assicurano la sostenibilità

 

7.1 Misure politiche di sostegno

L’obiettivo di questo progetto è di migliorare la condizione di vita della popolazione nell’area di intervento, garantendo un sostegno al diritto-dovere del cittadino ad una vita dignitosa in un ambiente consono.
L’iniziativa si inquadra nel contesto delle strategie predisposte dal Governo keniota per far fronte al problema emergente della gestione dei rifiuti nelle grandi città. (allegato art. giornale)
Dopo i recenti mutamenti politici nazionali, il Governo del Kenya ha dimostrato un rinnovato interesse verso la situazione della popolazione e i suoi orientamenti si rifanno alla Convenzione sui Diritti Umani. Esempi sono rappresentati dall’attuazione del principio dell’istruzione di base gratuita nel gennaio 2002, già dal primo mese della salita al potere del nuovo governo. Non ultima anche la nuova legislazione sui minori, il Kenya Children Act, promulgata nel 2001 che è la messa in atto dal punto di vista legislativo dei principi contenuti nella Convenzione di New York del 1989. Fino ad arrivare alla recente normativa che garantisce l’assistenza sanitaria pubblica gratuita per circa 5 milioni di cittadini.

Le Procedure Operative Standard (SOPs), concordate tra l’organismo promotore e la controparte locale, che verranno utilizzate per il buon funzionamento del progetto contengono, fra l’altro, i doveri degli utenti. Tra i doveri, del tutto conformi a quelli citati nel la legislazione nazionale, si elencano quello di provvedere ad una adeguata collaborazione con le istituzioni deputate all’erogazione del servizio.

Il progetto proposto è pienamente in linea con le politiche citate.
Ad ulteriore conferma è doveroso riconoscere il forte interesse per questa iniziativa che ha riscosso apprezzamento da parte dei funzionari governativi preposti e da parte della comunità locale, entrambi soggetti che hanno contribuito alla sua definizione.

La controparte del presente progetto, il CIPAD (Cultural Information Pastoralist Development ) è ufficialmente riconosciuta, dal gennaio 2004, dal Ministero per lo sviluppo sociale del Kenya.

7.2 Aspetti socio-culturali

Il coinvolgimento della comunità locale si collega al concetto tipico della cultura africana che un problema che appartiene a tutta la comunità deve trovare apposite soluzioni coralmente condivise e partecipate.

A partire da questo, l’idea della creazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani si basa sul recupero e rafforzamento delle risorse culturali locali, come ad esempio le tradizionali forme di trasporto mediante asino, di supervisione costante da parte degli anziani a contatto con il lavoro della figura del Direttore Generale
L’iniziativa è basata in particolar modo sul contributo apportato dalla componente femminile della comunità, che tramite le loro associazioni hanno modo di usufruire sia come responsabili nella gestione del servizio, operatrici ecologiche, sia come organizzatrici e beneficiarie di interventi di formazione e sensibilizzazione.
La strategia del progetto mira, attraverso incontri di formazione a migliorare atteggiamenti tradizionali nel campo dell’igiene della persona e dell’ambiente, dell’istruzione e della prevenzione.

L’iniziativa, nata da un bisogno espresso dalla comunità locale, adotta un approccio partecipativo mirando a coinvolgerne tutti i membri, sia nella fase interlocutoria sia in quella decisionale. Tale approccio consente una maggiore probabilità di successo.

7.3 Quadro istituzionale

Il presente programma contribuirà a potenziare le capacità della popolazione locale nei confronti della tutela dei propri diritti di vita salubre in ambiente salubre. I cittadini verranno costantemente stimolati al rispetto dei propri doveri sociali: riduzione nella produzione di rifiuti evitabili; grazie al riciclaggio e alla produzione di materiali compattati alternativi all’uso del carbone e del legno, vi sarà maggiore rispetto ambientale nel ridursi delle necessità del taglio delle piante.

La controparte garantirà il proseguimento delle attività anche oltre il termine del programma e il forte coinvolgimento delle autorità locali competenti non fa che garantire il loro appoggio alla durabilità del progetto.

7.4 Tecnologie appropriate

Il progetto prevede due tipi di attività: una in campo sociale ed una in campo formativo.

La prima è inerente le opere di costruzione del Campo Base e la gestione completa della linea del rifiuto urbano.

La seconda è inerente l’informazione-educazione ad usufruire del servizio e dei vantaggi ad esso correlati, non ultimo quello di considerare i rifiuti quali fonti di nuove risorse in altri diversi cicli.

Per la prima, la tecnica appropriata è legata a opere realizzate con il massimo apporto di materiali facilmente reperibili in loco (sabbia, pietre, ghiaia,… ) così anche per l’acquisto degli animali e da produttori dell’artigianato locale dei raccoglitori e dei caretti traino, escludendo l’uso di materiali ecologicamente incompatibili, quale il legno, che contribuirebbe al degrado e desertificazione ambientale.

La metodologia innovativa di costruzione introdotta con il progetto ben si adatta al contesto poiché aggiunge solidità, durata ed igiene al prodotto finale senza modificare lo stile di costruzione locale ed adattandosi perfettamente alle capacità edili in loco.

Sempre per la prima, la tecnica appropriata è quella del coinvolgimento e della responsabilizzazione delle persone coinvolte nelle attività sia come operatori sia come beneficiari; ciò consentirà la continuità delle azioni anche oltre la durata triennale del progetto.

Per la seconda, particolare attenzione verrà data alla formazione del personale operante all’interno del Campo-Base.
Tuttavia in pratica è coinvolto tutto il personale definito come “operatore ecologico” poichè verrà impiegato, mediante opportune rotazioni, in tutte le mansioni previste nel ciclo di gestione dei rifiuti urbani, dalla raccolta allo smaltimento. Questo affinchè ognuno possa acquisire ogni conoscenza e competenza per poter continuare le attività anche dopo il termine delle tre annualità previste dal progetto oltre a non esporsi in modo continuato agli stessi rischi come se fosse adibito stabilmente su di una unica mansione.

I programmi di formazione saranno totalmente attinenti al contesto culturale borana, in modo da evitare che le pratiche adottate dal progetto non siano sostenibili.

Il personale locale sarà retribuito secondo gli standard previsti nel paese. I contratti saranno verificati dalla controparte CIPAD.

7.5 Aspetti ambientali

Questo progetto opera soprattutto in campo sociale e non realizza interventi caratterizzati da alcun impatto ambientale, se non quelli positivi connessi alla rimozione e raccolta organizzata dei rifiuti.

Anche le necessarie opere edili risulteranno esteticamente simili alle costruzioni tradizionali pur non utilizzando legname.

Inoltre, il previsto riciclo dei rifiuti comporta una riduzione della raccolta di legname a scopi combustibili e quindi ad un maggiore rispetto ambientale.

Intendendo come ambiente anche quello sociale si può affermare che diverse azioni previste comportano un’interazione positiva con l’ambiente. Si tratta delle azioni formative ed educative, sia in generale, sia rispetto alle tematiche igieniche e ambientali.
Tali azioni intendono promuovere un cambiamento duraturo dei comportamenti della popolazione in rapporto agli ambienti di vita domestici e collettivi.

7.6 Sostenibilità economico-finanziaria

I costi di gestione del progetto dovranno risultare a scalare dalla seconda/terza annualità, in funzione del grado di autosostentamento che la neo-nata agenzia “Wast Management Agencie” raggiungerà per mezzo:
-delle quote richieste all’utenza per il servizio ordinario e straordinario.
-delle attività commerciali correlate al riciclo dei rifiuti
-delle sanzioni amministrative applicate dalle autorità locali ai trasgressori dei regolamenti

Il villaggio offre inoltre la concreta possibilità di sperimentare nuove tecnologie, e nuove fonti di energie alternative, che se di successo potranno partecipare al sostentamento indefinito nel tempo. Si pensi, ad esempio alla produzione di biogas dal biologico animale ed umano. Si allega la presentazione di una ditta italiana del settore. Anche in Kenya nell’area di Nakuro già esistono impianti simili molto apprezzati. Si consideri che attualmente il rfornimento delle bombole di gas a Sololo è possibile solo acquistandole a Nanyuki che dista circa 500 Km.