| BURUNDI | 
Attualmente, 
        le conseguenze della guerra hanno assunto contorni molto pesanti. La malaria, 
        endemica nelle zone pianeggianti, ora diffusa anche sugli altipiani, e 
        la carenza di infrastrutture rendono difficile l’assistenza ai malati 
        e ai disabili di guerra. L’HIV/AIDS si è enormemente diffusa 
        causando mortalità crescente tra giovani adulti e bambini.   | 
  
L’intervento 
        del CCM si concentra in particolare nella provincia di Cibitoke.  | 
  
Progetto 
        di assistenza tecnica alla direzione dei Servizi sanitari della provincia 
        di Cibitoke (dal 2000). Il CCM si è inserito nel quadro del programma appoggiato dal FED (Fondo Europeo per lo Sviluppo) per la riabilitazione della rete sanitaria su cinque province del Burundi. Il CCM si è impegnato ad apportare il suo appoggio nella provincia di Cibitoke, in cui è presente da diversi anni, concorrendo al rafforzamento del sistema sanitario attraverso l’invio di un’équipe di assistenza tecnica ai tre livelli del sistema sanitario: l’Ufficio Provinciale di Sanità, l’ospedale di Cibitoke e i dispensari.  | 
  
Miglioramento 
        delle condizioni sanitarie, alimentari e di approvvigionamento idrico 
        della provincia di Cibitoke.  In collaborazione con CISV ed LVIA.  | 
  
Il 
        progetto è basato sul miglioramento dei servizi chirurgici, trasfusionali, 
        radiologici dell’ospedale di Cibitoke e di sostegno alle farmacie 
        comunitarie nel territorio. Il servizio di chirurgia si è dimostrato 
        particolarmente utile per le emergenze ostetriche. Il centro trasfusionale, 
        attraverso l’impegno del personale tecnico locale provvede alla 
        sensibilizzazione, alla donazione, alla raccolta di sangue nei villaggi 
        e nelle scuole e alla verifica della compatibilità in sede di trasfusione. 
        Il servizio di radiologia effettua in particolare radiografie del torace 
        a causa della larga diffusione della malattia tubercolare. L’iniziativa 
        delle “farmacie co-munitarie” si propone di fornire farmaci 
        a basso costo o gratuiti destinati alla popolazione indigente. La vendita 
        di parte dei farmaci permette nuovi acquisti, fino al raggiungimento dell’autosostenibilità.  | 
  
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