20/08/2001 - SOLOLO RAMATA
GARBY WATER COMMITTEE
Julius Malicha Sora

Contesto dell'intervista

L'intervistato è un dipendente dell'ospedale di Sololo ed è il tesoriere del Sololo Water Committee che riunisce i due comitati per l'acqua presenti a Sololo: Garby e Bukele.
Non è stato possibile organizzare un incontro con tutto il direttivo del Comitato perché il presidente e il segretario avevano problemi urgenti, uno era ricoverato in ospedale e l'altro era in lutto.
L'intervista è stata quindi condotta solo da Julius dopo mie ripetute richieste per avere un incontro con qualcuno del comitato. L'incontro è avvenuto una sera presso la casa del dott.Bollini. Al termine dell'intervista ci siamo accordati per incontrarci il giorno successivo per consultare il registro dei pagamenti dell'acqua dei pozzi presso la falegnameria dell'ospedale. Prima di partire per tornare in Italia, Julius mi ha assicurato che avrebbe cercato di ottenere i dati del pozzo di Ramolle che è in gestione all'altro comitato di Sololo, il Bukele.

Intervista

Il Garby Water Committee al quale appartiene Julius si occupa della gestione del Rock Catchment di Sololo, delle due handpump (El molu ed El Roqqa-Tamarinda) e della Silanca di Garby. Il Bukele Water Committee invece gestisce la wind pump di Sololo Ramolle e il rock catchment di Bukele.
La divisione è dovuta alla collocazione geografica dei punti d'acqua. Sololo Ramata è composta da 19 villaggi separati in due aree, quella più a sud verso Sololo Makutano è chiamata Garby dal nome di uno dei villaggi presenti. La parte opposta che si sviluppa lungo la strada che va a Ramolle e a Mado Adi e la strada che va ad Anona invece si chiama Bukele.
I membri del comitato congiunto per l'acqua sono tutti gli abitanti di Sololo. Ogni casa (household) deve pagare 20 Sh al mese al comitato e 1 Sh per ongi gerica che viene prelevata ai pozzi. Julius stima che gli utenti delle due handpump sono almeno 250.
Nella stagione secca la sua famiglia che ha 7 figli consuma 60 litri di acqua al giorno. 40 invece nel periodo più fresco. Non può esserne sicurissimo perché sia lui che la moglie lavorano e i bambini si occupano della casa. A loro lasciano 2-3 geriche di acqua al giorno da usare per i lavori domestici e per cucinare e bere.
Nel 1992 c'è stata una forte siccità alla quale si erano aggiunti dei disordini in Etiopia che avevano portato numerosi profughi a Walda. Quel periodo se lo ricordano ancora adesso come uno dei più difficili quando ogni giorno arrivavano i feriti da Walda per la situazione di crisi che c'era nel campo profughi. Mancava l'acqua e si impazziva per avere anche un solo bicchiere, non era neanche pensabile lo spreco di una sola goccia, le persone erano esasperate. Ripensando a quel periodo Julius dice di conservare l'acqua con una cura enorme. Gli altri si sono dimenticati ma anche se non c'è una situazione di crisi pesante come allora l'acqua è sempre preziosa.
Ai pozzi di Sololo Ramata arrivano anche persone di Makutano, Anona e Ramolle. Tanti vanno a prendere l'acqua dalle silanche di Sololo perché non è a pagamento. Nel villaggio di Julius, Bonaya, si è cercato di informare la gente che l'acqua del pozzo è più sana e che quindi conviene pagarla per non ammalarsi. Bonaya è composta da 59 case e si trova tra l'ospedale e l'aereoporto. Teresa, la moglie di Julius, lavora all'accettazione dell'ospedale e dice che c'è sempre meno gente con problemi di vomito e diarree che viene all'ambulatorio dell'ospedale dal villaggio Bonaya. (Cercato un riscontro nelle statistiche dell'ospedale che però non ci sono. Resta la testimonianza di Teresa che conosce direttamente gli abitanti di Bonaya).
A Sololo ci sono anche due sorgenti che vengono gestiti da un gruppo di donne, il Barriti Women Group. Le due sorgenti si trovano lungo una stessa frattura del monte Borolle che si trova dietro la casa del medico. Quelle sorgenti danno acqua tutto l'anno e possono arrivare a dare dalle 40 alle 100 geriche al giorno. Il pagamento dell'acqua è sempre di 1 Sh a gerica (=20 litri).
Il comitato congiunto ha un fondo cassa non indifferente, ammonta a 260.000 Sh. Questi soldi adesso vengono usati per concedere i prestiti agli studenti che devono rifondere il credito entro un mese. Il credito dato è di 20.000 Sh. Ultimamente sono stati sponsorizzati 2 studenti, il primo ha restituito la somma correttamente entro la scadenza, il secondo ha chiesto una proroga perché gli studenti rifondono grazie alle Harambee che sono delle assemblee pubbliche nelle quali la comunità contribuisce per l'iniziativa della persona che ha indetto l'harambee. Se due harambee vengono fatte in tempi troppo ravvicinati è difficile che il secondo ottenga una somma alta. Per questo il comitato ha concesso una proroga al secondo studente. Nelle scuole del Kenya puoi studiare anche senza pagare l'intera retta, il problema è che non ti danno il diploma se non saldi il conto, per questo i ragazzi si trovano a dover pagare in tempi brevi somme considerevoli di denaro e non hanno il tempo per indire un harambee.
Il comitato concede prestiti anche per pagare le rette ospedaliere. In questi casi è più difficile farsi restituire il denaro perché sono situazioni difficili. Attualmente c'è una persona che aveva chiesto 11.000 Sh e adesso la moglie è morta. Non vogliamo peggiorare la sua situazione andando a chiedergli i soldi adesso che deve occuparsi dei bambini.

Il Sololo Water Committee esiste da almeno 13 anni ma non ha mai funzionato bene. Chi lo gestiva prima non lavorava bene e ci sono stati molti problemi.
(dal "Forgotten People" della Kenya Human Right Commission pagg. 25-27 risulta che il comitato dell'acqua di Sololo era gestito da Chief Galma che è stato pubblicamente accusato assieme al precedente District Officer nel ottobre 1996 di aver venduto il cibo degli aiuti umanitari e l'acqua ai Degodia, un'etnia del distretto di Wajir, in cambio di animali. Nell'ottobre 98 la popolazione accusò nuovamente Chief Galma per la "cattiva" gestione delle entrate per il pagamento dell'acqua. Le autorità del Kenya non fecero nulla. Il caso fu portato di fronte al tribunale tradizionale Borana dove Galma e il DO ammisero le loro colpe e giustificarono il loro gesto dicendo che avevano raccolto i soldi per le famiglie delle vittime della bomba all'ambasciata USA di Nairobi. Le scuse non saranno accettate fino a quando non ritorneranno i soldi che sono stati rubati. Attualmente non mi risulta nessun pagamento al comitato relativo a quel denaro. Galma non è mai stato perseguito per quel furto. Nella tradizione Borana non esiste la condanna nel senso che viene sempre concesso il perdono, l'ammissione pubblica di una colpa e la derisione popolare è un atto sufficiente nel quale viene sminuito il carisma della persona e questo è un danno ala sua immagine che pesa nei rapporti sociali tra gli individui. La reputazione della persona ha un'importanza fondamentale e si vede durante le harambee e nelle "selezioni" per accedere ai gruppi delle donne.
Galma comunque è implicato in diverse faccende poco pulite tra le quali la sostituzione del relief food con mais scadente e vecchio, il relief food è stato venduto nei mercati. Il mais che è stato distribuito alla gente è stato dichiarato non idoneo al consumo umano da un ufficiale della sanità di Mojale che ha svolto delle indagini in merito.
Questo fatto spiega forse la reticenza del comitato ad essere intervistato visto che Galma fa ancora parte del Sololo Water Committee e che un'intervista pubblica sarebbe stata imbarazzante. Chief Galma è uno dei "poteri locali forti" che non può essere isolato).
Nel comitato dell'acqua hanno fatto parte per un certo periodo anche i missionari, tra cui padre Angelo d'Apice. Julius mi ha fatto notare come durante quel periodo le entrate registrate dei due pozzi erano equivalenti alla metà di quanto prende al mese attualmente il pozzo el roqqa-tamarinda dove i pagamenti sono controllati da una donna. Quindi, le entrate dei due pozzi nel 1998-9 erano 1/4 di quelle che sono le entrate attuali a parità di tariffa. In questi ultimi anni, a detta di Julius non c'è stata una crescita demografica o un'immigrazione tale da giustificare questi sbalzi. Julius ritiene poco chiara la gestione dei soldi anche dopo il processo tradizionale a Galma. Nel registro compare una spesa di più di 50.000 Sh per la riparazione delle pompe. In quel periodo essendosi verificati dei guasti, padre Angelo aveva chiamato dei tecnici da Nanyuky perché riparassero i pozzi. Queste persone sono arrivate, secondo Julius, piene di boria, non ascoltavano quali erano i problemi riscontrati, hanno messo mano a pozzi che funzionavano per prendere i pezzi per quelli rotti, si sono fatti pagare moltissimo e hanno lasciato la situazione peggio di prima.
( In seguito a questi fatti padre Angelo è stato "mandato" dal Vescovo a fare le vacanze in Italia. Quando è tornato in Kenya non è più potuto tornare a Sololo, il vescovo aveva trovato per lui un'altra missione a Nairobi. Quando i Borana di Sololo hanno saputo dai Borana che lavorano all'aereoporto di Nairobi, che padre Angelo era tornato in Kenya lo hanno minacciato di morte di fronte al vescovo in un agguato dimostrativo bloccato solo per la presenza del vescovo nella stessa macchina di padre Angelo. Padre Angelo è stato rimandato in Italia e non potrà più mettere piede in Kenya).
Un altro caso di "cattiva" gestione dei soldi si è verificato con un'evidente discrepanza tra la quota raccolta dal pozzo El Molu e quella del pozzo El Roqqa. Il primo gestito da un anziano portava la metà delle entrate del secondo gestito da una donna, Qabale. Il problema è stato risolto chiedendo direttamente spiegazione all'anziano ed è stato chiesto all'anziano di non far sfigurare gli uomini di Sololo di fronte alla correttezza di Qabale.
Per evitare situazioni in cui i responsabili dei pozzi si approprino delle somme raccolte è stato sviluppato un sistema che si è dovuto perfezionare successivamente.
Per evitare che il responsabile toccasse i soldi, era stata costruita una cassetta chiusa nella quale le persone mettevano il denaro. Il problema che è emerso a questo punto era che alcuni truffavano sui soldi da mettere nella cassetta dicendo che ne avevano messi di più di quanto dovevano e che quindi potevano prendere più acqua. Il problema era nel fatto che nessuno poteva controllare quanti soldi venivano versati da ciascuno.
Il sistema è stato raffinato in questo modo: chi viene a prendere l'acqua deve appoggiare il denaro contato sul tavolo, il responsabile verifica la somma e prende i soldi mettendoli direttamente nella cassetta. La regola è che i soldi non devono toccare il palmo della mano e devono andare subito nella cassetta.
Ogni giorno viene segnata la somma ricavata dai due singoli pozzi. Questa somma viene segnata da tre testimoni che sono il responsabile del pozzo, il tesoriere e un poliziotto. L'operazione viene fatta presso il commissariato di Sololo. A fine mese si fa la verifica incrociata giorno per giorno delle somme raccolte e viene fatta di fronte al comitato. Il presidente del comitato appartiene a una ONG locale chiamata ALRED che si è occupata anche della formazione dei gestori della cassa insegnando come tenere la contabilità del pozzo e il registro delle spese i manutenzione.
Da quando c'è un registro del comitato è più facile controllare che non ci siano furti o cattiva gestione.
Julius è stato rapinato una volta a Sololo da una persona che voleva la cassa del Water Committee, il ladro pensava che Julius avesse tutti i soldi con se, in realtà aveva solo 20 Sh suoi. Per questo dice di sentirsi a disagio con la responsabilità di così tanti soldi. C'è tanta gente che chiede adesso soldi al Comitato Acqua, come se fosse una ONG.
Il comitato vuole aprire un negozio di alimentari a Sololo che venda a prezzi più bassi di quelli degli altri negozi riducendo il costo del trasporto. Non sanno come reagiranno gli altri negozianti ma vogliono fare della concorrenza.
I soldi ricavati dai pozzi servono per pagare i responsabili dei pozzi e per pagare i guasti e la manutenzione. Alcune volte la missione fornisce il materiale come pezzi di ricambio o l'olio (200Sh). Il CCM ha comprato per i pozzi di Sololo diversi ricambi dei quali c'è la ricevuta. Food For Hungry ha fornito un kit completo per la manutenzione e gli attrezzi necessari. Action Against Hungry ha fornito gli attrezzi e ha riparato la Wind Pump di Ramolle. Per questo abbiamo pagato 5.500Sh.
La wind pump di Ramolle viene gestita dal Bukele Water Committee e quindi sono aloro ad avere i registri sulle entrate di quel pozzo. Nella stagione secca non viene molto usato perché è pericoloso, non è molto vicino al villaggio e quindi non si può restare a far la coda al pozzo quando fa buio perché c'è il rischio di essere aggrediti da animali selvatici. Il pozzo quindi chiude prima del tramonto. Una volta c'era un tubo che portava l'acqua del pozzo di Ramolle fino a Sololo, ma si è rotto a causa delle piogge che hanno tolto lo strato di terra sopra al tubo e quindi gli animali nei vari passaggi lo hanno rotto. Non è pensabile ripristinare il tubo perché nel frattempo si è formato un laga tra Sololo e il pozzo e bisognerebbe scavare molto in profondità per evitare che l'erosione riporti all'aria il tubo.
Come manutenzione il pozzo richiede una confezione di lubrificante alla settimana, costa 1.500 Sh e viene fornito da AAH.

Nel comitato sono presenti uomini donne e anche disabili. Per approvare le decisioni occorre una maggioranza di 3/4 dell'assemblea che sono 42.
I soldi sono stati messi su un conto in una banca a Mojale. (per aprire un conto bisogna pagare 10.000 Sh, i tassi di interesse sono bassissimi, non mi hanno mai detto quanto, ma dicono che un conto si può esaurire solo per le spese della banca). Il conto ha la firma di tre persone del comitato.