4/8/2001 - SOLOLO RAMATA
BOROLLE WOMEN GROUP
Contesto e modalità dell’intervista

Non è stata fatta una vera e propria intervista in quanto l’incontro non è stato organizzato. La visita alla sede del Corolle Women Group è avvenuta in occasione della proiezione nella loro sala riunioni, di un documentario fatto dalla SIDA per la divulgazione sulla conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili. Per la proiezione è stato usato il materiale del CCM (videoproiettore, generatore, videoregistratore, casse) sotto la sorveglianza del Maestro Jillo. Le domande sono state poste a Teresa che ha presentato il gruppo e ha fatto gli onori di casa.

Informazioni sul gruppo

Il gruppo ha una sua sede in un incrocio di Sololo non molto distante dalla zona del mercato e lungo la strada verso l’Ospedale e la Missione. Comprende un appezzamento di terra di meno di un ettaro con tre edifici: un albergo a 4 stanze con tre letti ciascuna con zanzariere e corredo, la sala riunioni con panche e tavoli, un recinto coperto.
Il gruppo è composto da 40 donne e ha delle cariche di responsabilità come la segretaria, la presidente, la tesoriere. Per accedere al gruppo bisogna superare una selezione che si basa sulla reputazione della persona, non mi è stato specificato meglio. Le socie possono anche provenire da villaggi diversi come Anona. Non sono state fatte domande specifiche sull’eventuale pagamento di una quota associativa al gruppo, quota che è presente in tutti gli altri gruppi. Le riunioni sono settimanali e cadono di sabato. Una volta l’anno c’è una riunione plenaria alla quale partecipano anche gli uomini. Gli uomini, i mariti, partecipano come aiuto e sono anche destinatari dell’educazione sanitaria.

Attività

1. Divulgazione di informazioni relative alla salute
2. sostegno e aiuto per l’educazione dei figli
3. sostegno contro la povertà
4. problemi relativi all’acqua

Filmati per l’educazione sanitaria

Alla proiezione hanno assistito uomini e donne, anche alcuni anziani. I bambini sono stati esclusi per le immagini un po’ crude degli effetti delle malattie.
Il primo filmino fatto da SIDA (Chiesa svedese) riguardava le malattie trasmissibili per vie sessuali tra cui AIDS, Clamidia e altre. L’attenzione veniva posta principalmente sui costumi di vita. Le immagini associate ritraevano persone che danzano balli moderni in discoteche con la musica assordante, l’uso di alcol, una scena allusiva a rapporti sessuali presa da qualche film con protagonisti bianchi mentre nelle scene precedenti i protagonisti erano neri. Altre immagini riguardavano gli effetti estetici di queste malattie con pustole varie sia sui genitali che su neonati da madri malate. Il filmato aveva un commento in kiswahili che ha impedito la comprensione completa del dialogo. Il secondo filmato riguardava la ripresa da parte di Jillo di un seminario tenutosi presso il Sololo Woman Group organizzato da ALRED riguardo all’AIDS. Il filmato era interamente girato in Borana e quindi i dialoghi erano incomprensibili. Durante l’incontro tenutosi il 23/4/2001 è stato spiegato l’utilizzo del preservativo. All’incontro del filmato erano presenti numerosi uomini che hanno anche preso la parola diverse volte. Le reazioni, non capendo i dialoghi erano abbastanza nervose e negative.
Al termine dei due filmati non c’è stato dibattito, le persone sono uscite dalla sala e hanno iniziato a smantellare il materiale. Durante la proiezione si sono uditi alcuni commenti di disapprovazione mentre scorrevano le immagini delle pustole, commenti più accesi quando è apparsa la foto del bambino ammalato per trasmissione dalla madre.
Maestro Jillo ha spiegato che difficilmente le donne pongono delle domande, gli argomenti che toccano la vita intima sono ancora un forte tabù tanto che piuttosto che ammettere che un parente è morto di AIDS si preferisce dire in giro che ha la Febbre Gialla. Il metodo educativo usato in Kenya, anche nelle scuole, utilizza ancora molto le punizioni con bacchettate, si punta molto sull’impressionare le persone creando un timore, la paura per far desistere su un certo comportamento.