| SOMALIA 30/4/2007 12.24 | 
MOGADISCIO: TORNA LA CALMA, 
        TRA MISURE DI SICUREZZA E NEGOZIATI   | 
  
|   Sembra 
        essere tornata alla normalità la vita a Mogadiscio, dopo i violenti 
        combattimenti dei giorni scorsi conclusisi con la vittoria ottenuta giovedì 
        dalle forze etiopi che sono riuscite ad entrare nei quartieri nord della 
        città dove erano arroccate le milizie anti-governative, protagoniste, 
        dallo scorso febbraio, di ciclici e intensi scontri che hanno 
        causato la morte di oltre un migliaio di persone, il ferimento di altrettante 
        e la fuga di circa 400.000 civili. Lo riferiscono fonti della 
        MISNA in città, precisando che negoziati, consultazioni e incontri 
        tra le diverse anime politiche e claniche di Mogadiscio sono in corso 
        dal fine settimana per tentare di stabilizzare la situazione. A differenza 
        delle precedenti ‘pause’ dei combattimenti registrate nei 
        mesi scorsi, questa volta in città sembra, almeno per ora, circolare 
        più ottimismo, al punto che alcune centinaia di sfollati sono cominciati 
        a rientrare a Mogadiscio, abbandonata nei giorni scorsi quando infuriava 
        la battaglia. Al momento il problema principale sembra essere 
        rappresentato dai saccheggi, anche se il primo ministro del governo 
        di transizione Ali Mohamed Gedi ha ordinato alla polizia di usare il pugno 
        di ferro per mettere fine ai furti. Parallelamente, le forze di sicurezza 
        governative hanno avviato un censimento delle armi presenti in città. 
        In attesa di trovare un accordo per un vero e proprio disarmo dei civili, 
        il governo sta provvedendo a rilasciare una sorta di porto d’armi 
        alle guardie private che normalmente garantiscono la sicurezza degli esercizi 
        commerciali in città. Soldati governativi ed etiopi, intanto, 
        presidiano i principali punti di Mogadiscio, e, per la prima volta dal 
        loro ingresso in città dopo la cacciata delle Corti Islamiche, 
        lo scorso dicembre, le forze governative controllano adesso praticamente 
        l’intera capitale somala. Arrivano così, anche da parte governativa, 
        i primi inviti alla riconciliazione. Parlando con alcune emittenti radiofoniche 
        locali, il ministro degli Interni, Mohammed Guled Gamo Dhere, ha ribadito 
        che la Conferenza di riconciliazione del prossimo giugno è aperta 
        a tutti i somali. “Chiedo con urgenza ai capi politici e agli anziani 
        del clan Hawiye di mettere da parte l’opposizione al governo di 
        transizione e, invece, di cominciare a sostenerlo” ha detto il ministro, 
        chiedendo a tutte le forze politiche della città di lavorare per 
        la pace e per la ricostruzione. In città intanto sembra 
        essere tornata la calma, le attività commerciali hanno ripreso 
        a funzionare regolarmente, le strade sono state tutte riaperte e la circolazione 
        è ripresa normalmente in ogni zona di Mogadiscio. [MZ]  | 
  
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