Le nostre paure

(avevamo scritto e confermiamo ora)

I Borana sono formidabili pastori; allevatori nomadici.
Salvo rare eccezioni, non hanno altre competenze.
 
Questo comporta che presto la grande ondata del “nuovo” in arrivo dal sud della nazione
li travolgerà trovandoli impreparati ad affrontarla.
Sembra che loro neppure se ne accorgano, presi come sono, o spinti, a litigare tra loro e con i vicini per la propria sopravvivenza,
nella costante ricerca della poca acqua e dei pascoli disponibili nell’area di Sololo.
Resteranno in balia di chi arriva ora dal sud della nazione.
Gente che da anni matura esperienze commerciali e vede in quest’area, che il Governo vuole ora sviluppare,
nuove possibilità di potenziali sfruttamenti sia commerciali che di altro genere.
 
Gli uffici governativi di Moyale sono già da tempo colonizzati e popolati da gente proveniente dal sul della nazione;
mandati a lavorare lì sovente all'inizio di carriera o per punizione.
Per loro sarà quindi naturale e facile trovare rapporti d’intese con i nuovi coloni in arrivo dal sud.
 
Vediamo questa generazione borana sostanzialmente impreparata ed indifesa a fronte di un “nuovo che è comunque necessario”,
difficile per loro da comprendere e decifrare,
che inesorabilmente avanza e … spaventa anche noi.
 
Temiamo, per loro e per gli altri, per quale potrebbe essere la loro risposta, specie se sarà dettata e mossa dalla sola paura.
Andrebbero maggiormente informati ed aiutati, sia a comprendere come ad inserirsi nel nuovo ed indispensabile contesto ora alle porte
Noi, per lo più inascoltati, da chi avrebbe potuto intervenire,
non abbiamo avuto le forze sufficenti per aiutarli come avremmo voluto e come ce ne sarebbe stato bisogno …
Abbiamo potuto fare solo ciò che ci è stato possibile fare e non certo quanto avremmo voluto
 
Il "Progetto-Sololo" con i suoi recenti sviluppi potrebbe proprio diventare un'occasione utile
per l'inserimento di questa loro generazione nel futuro incombente.
Sostenerlo è la naturale strada da seguire per chi spassionatamente ama gli ultimi