SICCITA’: operare in emergenza nella zona del nord Kenya; lo stiamo facendo dallo scorso mese di gennaio… Siamo disponibili … 
Da anni opero a Sololo a titolo completamente volontario e gratuito. L’attuale “Progetto-Sololo” è finalizzato alla prevenzione e al contrasto dell’abbandono minorile ed è un esperimento unico nel suo genere in tutto il nord Kenya. Il forte isolamento del distretto di Sololo rispetto al sud del paese, insieme alla povertà generalizzata (70% della popolazione vive normalmente ben al di sotto delle soglie di povertà), alla malattia, al reiterarsi delle sempre più frequenti siccità (2000, 2006, 2011) oltre all’instabilità politica dovuta ai vicini confini, rendono ogni azione in questa zona estremamente onerosa e complessa da gestire. Inoltre i distretti di confine sono attualmente il punto di arrivo per le comunità somale ed etiopi, in fuga da situazioni ancora peggiori (ricordate di recente anche dal Santo Padre). Ma, cosa altrettanto nota, il nord Kenya non è in grado di assorbire adeguatamente questi massicci esodi perché strutturalmente versa in condizioni praticamente pari alle zone di partenza degli emigrati. , A dicembre 2010 chiari segnali ci hanno fatto capire che una nuova siccità era alle porte. La nostra risposta si è articola in un processo di distribuzione di cure mediche, cibo ed acqua. Se correttamente implementata ha dimostrato di poter garantire a tutta la popolazione del distretto (stimata in 24.000 persone, per eccesso) il minimo indispensabile per sopravvivere alle carestie senza gravi perdite umane. Abbiamo ideato, realizzato e messo in pratica un sistema di stoccaggio dell’acqua che funziona come bacino di approvvigionamento per tutta la popolazione del distretto. Il sistema potrebbe inoltre essere ulteriormente potenziato realizzando un rock-catchment presso le colline Dakakate, adiacenti al nostro villaggio Obbitu Children Home. Il rock-catchment servirebbe durante le siccità quale ulteriore bacino da riempire con le autocisterne e, durante le stagioni ordinarie, quale bacino per stoccare la preziosa acqua piovana. Stimiamo che questo sistema possa essere utilizzato in modo ancora più intensivo rispetto a quanto testato negli scorsi mesi, ma per fare ciò ci occorre un partenariato e un affiancamento con un’organizzazione che sia in grado, collaborando con il nostro personale, di rafforzare la logistica e di destinare i necessari fondi per il funzionamento degli interventi. Il nostro operato è storicamente sostenuto solo da erogazioni liberali di donatori privati, tra cittadini e aziende. Per la sola distribuzione dell’acqua a tutti gli abitanti del distretto (24.000 persone, stimate per eccesso), abbiamo valutato un costo di 24.000 euro per ogni mese di siccità. Il costo comprende il trasporto dell’acqua da parte delle autocisterne dal pozzo di Waldaa ai tank del nostro villaggio Obbitu Children Village e ai tank delle sub-location. Questo costo rappresenta l’intervento massimo da effettuare qualora si ipotizzasse di raggiungere l’intera popolazione con 20 litri di acqua a famiglia ogni giorno, fino all’arrivo delle piogge.
Oltre che con i consueti nostri collaboratori, che sono il personale di CIPAD (onlus locale, titolare e gestore del nostro progetto), a Sololo lavoriamo con PFL (Pastoralist Foundation for Life –onlus locale) per quanto riguarda la parte sanitaria. Siamo quindi disponibili con questi attori e con i nostri mezzi ad essere coinvolti in un piano di intervento se una o più ong o istituzioni … praticamente “chiunque”, decidesse d’intervenire a Sololo. Le nostre sole forze, sia economiche che logistiche, non ci consentono di operare a pieno regime. Quanto effettuato tra lo scorso gennaio e maggio è stata un’attività straordinaria di emergenza, che non possiamo più sostenere da soli. Resto a disposizione per fornire, a richiesta, tutti i dettagli economici sull’implementazione di un sistema di distribuzione di acqua, cibo e cure mediche in emergenza nel distretto di Sololo, oppure per approfondire insieme un diverso piano di risposta all’attuale situazione. Emergenza che avrà certamente un’ulteriore recrudescenza a settembre-ottobre e che non deve trovarci impreparati. Lo si pagherebbe con la perdita di vite umane. Sottolineo che la nostra struttura organizzativa, per via delle dimensioni ridotte e della base a prevalenza volontaristica, è fortemente orientata al raggiungimento del maggior numero di beneficiari possibili, con budget ridotti (… un euro al mese a persona…) e risposte efficaci e coerenti al contesto circoscritto del distretto di Sololo. Resto in fiduciosa attesa. Un caro saluto.
Pino
www.sololo.it