|   Premesse 
        Popolazione dell’area oggetto del presente rapporto: circa 10.000 
        persone. 
        Popolazione residente nella città di Sololo Ramata: circa 7.500 
        persone. 
        Nella città di Sololo Ramata, anche nella situazione di normalità, 
        si riscontra il maggior tasso di povertà. Qui convergono, in cerca 
        di maggior fortuna, tutte le persone rimaste sole o che hanno perso gli 
        animali, fonte unica del loro sostentamento. Per tanto, il numero di donne, 
        bambini e anziani è elevato. 
      Stime 
        Allo stato attuale,  
        - il 70% della popolazione residente in Sololo ed il 
        20% di quella residente fuori dalla città, circa 7.000 persone 
        complessive, non sono in condizioni di affrontare la crisi con le loro 
        sole forze 
        - nei prossimi 30 – 50 giorni, la popolazione che 
        necessiterà di sostegno o completo sostentamento arriverà 
        al 90% 
        - nella città non sono più di 2.000 le persone in grado 
        di affrontare la carestia senza sostegno esterno 
      Indicatori, grossolani 
        ma preoccupanti, sono le seguenti constatazioni: 
        - Nell’anno trascorso, 190 ragazzi della scuola secondaria di Sololo 
        hanno saldato le loro tasse scolastiche ma nessuno è riuscito di 
        fare altrettanto quest’anno. Ciò è indice della lontananza 
        delle mandrie alla ricerca di acqua e pascoli 
        - Il bacino di raccolta dell’acqua piovana di Sololo Ramata, il 
        più vasto dell’area, è già completamente prosciugato 
        - Tra le mandrie, in precarie condizioni di nutrizione, è già 
        iniziata la moria. 
        - Includendo la popolazione di Dambala Fachana, risultano essere circa 
        12.000 le persone che usufruiscono dell’unico pozzo operativo 
        di Ramolle. Si tratta del pozzo trivellato di recente al quale 
        è stata applicata dapprima una pompa ad immersione ricevuta in 
        prestito dalla comunità di Uran, che ora l’ha richiesta in 
        restituzione. Successivamente si è passati ad utilizzare la pompa 
        che fu posizionata per il pescaggio dell’acqua dal bacino di raccolta 
        dell’acqua piovana; bacino attualmente prosciugato. 
        - Il confronto tra il numero di decessi registrati nei mesi di novembre-dicembre 
        2004 e quelli del 2005 evidenzia un incremento significativo con andamento 
        esponenziale. I dati delle prime settimane di gennaio 2006 lo confermano 
        in crescita. 
      Aiuti in atto 
        - esclusivamente la distribuzione di cibo da parte del Governo del Kenya, 
        come deciso in sede di DSG di Moyale. La distribuzione è avvenuta 
        nel novembre e dicembre u.s. e consiste nei seguenti quantitativi mensili 
        per ogni famiglia (considerando ogni famiglia essere composta da sei membri. 
        In realtà, le nostre stime portano a definire una composizione 
        non inferiore a 8 membri):  
       - Mais 17 Kg 
        - Fagioli 3 Kg 
        - Olio 2 litri 
        - Latte in polvere 1Kg 
        - + integrazione con porridge o unimix; 1 pacchetto, per le situazioni 
        più critiche  
       
      Viene riferito che il tutto avvenga nella massima trasparenza. 
       
      Riteniamo tali quote decisamente scarso-insufficienti 
        in specie per una sopravvivenza media della fascia di popolazione a maggiore 
        rischio, come sempre rappresentata dalle donne gravide, bambini ed anziani. 
      Richieste da parte del Senior Chief di Sololo 
        - Sostituzione della pompa elettrica ad immersione del pozzo 2 di Ramolle, 
        con una più idonea alle caratteristiche del pozzo. 
        - Ripristino del pozzo 1 di Ramolle dotato di pompa a vento in fuori uso 
        (per scarsa ventosità + guasto che richiede intervento tecnico 
        da Nairobi, distante circa 800 Km) 
        - Ripristino di tre pozzi dotati di pompe a mano in fuori uso per usura 
        - Sostenere i costi dei viaggi di un’autocisterna (camion, autista, 
        uomo per la distribuzione, carburante, acqua e scorta armata) che rifornisca 
        acqua alla città ed ai vari villaggi prendendo l’acqua dal 
        pozzo di Waldà, situato a 25 Km dalla città di Sololo. 
      Le nostre risposte immediate  
        (acquisti già avvenuti a Nairobi - si prevede siano operativi in 
        loco entro 6 giorni) 
        - fornire la pompa richiesta per il pozzo n° 2 di Ramolle. Tuttavia, 
        non ritenendo completamente idoneo l’attuale “arrangiamento” 
        effettuato dagli uffici governativi al suddetto pozzo e considerando che 
        oggi è l’unico pozzo che fornisce acqua a circa 12.000 persone… 
        si suggerisce di acquistare, pronto all’uso, un idoneo generatore, 
        una idonea pompa e relativo pannello di controllo. Non si propone, in 
        prima istanza di sostituire quanto, comunque, riesce attualmente a fornire 
        l’acqua dal pozzo. 
        - Ripristinare il pozzo n° 1 di Ramolle (ex pompa eolica in fuori 
        uso) dotandolo di generatore, pompa e pannello di controllo 
        - Ripristinare i pozzi di Anona, Sololo e Waja Goda dotandoli di tre nuove 
        pompe a mano, recuperando le vecchie come parti di ricambio 
        - Acquistare 2 cisterne in plastica da 5.000 litri ed una da 8.000 pronte 
        ad essere posizionate ove non vi è possibilità di raccogliere 
        l’acqua trasportata dai pozzi con autocisterna o altri mezzi tradizionali: 
        asini. 
        - Valutare il recupero della cisterna (del pozzo con pompa a vento di 
        Ramolle – pitturando con Rastex + Verniciatura con tinta) che attualmente 
        perde. 
        - Non sovvenzionare i trasporti di acqua che richiederebbero un minimo 
        medio di tre viaggi al giorno per le tre località di Sololo, Anona 
        e Makutano e tre viaggi mensili ad Amballo per un costo minimo di un milione 
        di scellini kenioti al mese (circa 12.000- euro). Importo che prosciugherebbe 
        ogni risorsa nel breve giro di due o tre mesi e vanificherebbe tutti i 
        progetti in corso, quali: dispensari, clinica mobile e futuro villaggio 
        orfani, con conseguenti decessi solo differiti nel tempo. Valutare in 
        alternativa, anche a costo di utilizzare parte delle risorse disponibili 
        per le sopra citate attività, l’acquisto di un idoneo mezzo 
        (trattore + rimorchio o Unimog) che consenta il trasporto di 5 o 6.000 
        litri di acqua a viaggio, da destinare alle sole persone che hanno perso 
        totalmente l’autosufficienza. Detto mezzo potrebbe operare a tempo 
        indeterminato durante il perdurare della siccità portando acqua 
        in modo mirato alle situazioni più critiche ed in futuro consentire 
        lo scavo di raccolte di acqua piovana, la rimozione delle pompe immerse, 
        la sostituzione operativa di generatori in fuori uso temporaneo per manutenzione 
        o guasto improvviso.  
      - Si consideri, inoltre, che per l’autocisterna 
        ci si dovrebbe rivolgere a privati con sede in Nairobi. Infatti, nell’area 
        il Governo dispone di una sola vecchia autocisterna dalla capienza di 
        10.000 litri, attualmente impiegata lontano da Sololo. L’ONG locale 
        Alred dispone di una autocisterna da 7.000 litri ricevuta in dono da oltre 
        un anno ed in fuori uso da tre mesi.  
      - Disponibilità di moneta contante onde aiutare 
        mediante l’acquisto delle bestie morenti e distribuendole quale 
        cibo a chi è in più grave situazione. 
       Risultati con questi interventi di emergenza 
        - ripristino in attività di 4 pozzi 
        - potenziamento di un pozzo già in azione 
        - aumento delle possibilità di distribuzione di acqua  
        - distribuzione di acqua con rispetto delle priorità di chi ha 
        bisogno 
        - cibo dal bestiame morente per chi è già senza risorse 
      Conclusione: 
        - si profila una catastrofe con migliaia di morti … 
        - questa siccità arriva a soli tre anni dalla precedente e non 
        ha dato il tempo necessario per un ripristino numerico delle mandrie … 
        - la nostra area sembra restare dimenticata dagli aiuti internazionali 
        … 
        - la nostra area verrà presto invasa dai profughi dal Sud Sudan 
        – Etiopia e Somalia che si trovano in analoghe difficoltà 
        e ritengono che in Kenya si possano trovare soluzioni … alla morte. 
        - il nostro progetto idro-sanitario è in corso di valutazione da 
        parte della Cooperazione Italiana del Ministero Affari Esteri … 
       Dateci 
        un segno della vostra solidarietà e se anche non riusciremo a prolungare 
        la sopravvivenza a qualcuno, gli daremo pur sempre una speranza … 
        non facciamoli sentire ancora più soli, nell’indifferenza 
        di un mondo che neppure conoscono e dal quale aspettano soccorso … 
        non uccidiamo anche la speranza. 
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