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Ciò che avviene qui accade all’80% della popolazione mondiale. Io, forse sognatore poiché vivo nella Speranza, credo però di essere concreto nell’affermare che occorre guardare alle stelle per conoscere la direzione giusta, anche se si sa bene che non si potrà arrivare a salire sulle stelle semplicemente camminando. Così faccio il piazzista di povertà ed ora i miei datori di lavoro sono i Borana. Racconto e testimonio con decisione e fiducia. Sono gli stessi sentimenti che animano un qualunque venditore di povertà quando questi sa bene che la sua merce è autentica e si sente responsabile nei confronti dei suoi datori di lavoro.

I Borana non vogliono divenire Americani o Europei; vogliono essere Borana. Loro sono i protagonisti della loro storia e non accettano, anche se talvolta devono subire, di essere oggetto di aiuti che ne cambino la loro identità, specie se questi aiuti vengono portati da estranei che presumono di agire nell’interesse dei Borana. Non accettano, anche se la loro impotenza, data dallo stato di povertà, non gli consente di esprimere sempre il loro punto di vista. Specie se intuiscono che il loro pensiero non è condiviso da chi pretende di aiutarli. Si difendono nel silenzio, assorbendo, ingoiando e tollerando fin dove è possibile. Si rendono bene conto di tante ingiustizie che la realtà dei fatti gli impone costringendoli a subire.

Attenzione poichè è dalla ingiustizia che nasce successivamente la violenza.

I Borana, sono scesi dai rami delle piante da tanto ma tanto tempo. Conoscono la loro realtà; sanno dove vorrebbero arrivare; conoscono le vie per arrivarci; manca loro semplicemente l’opportunità per poterlo realizzare. Chiedono che venga concessa loro questa opportunità. Chi ignora tutto questo, è responsabile, come minimo di “disattenzione” nei propri compiti. Chi è consenziente, anche in buona fede, diviene oggettivo scandalo. Imposizioni di fatto, su base più o meno ricattatoria:
-se non accetti questo non ti aiuto più in nulla …;
-sono io che so quale è il tuo bene, … dato che deve coincidere con il mio;
-sono io che impongo la pace … con la guerra …
-non sono mai responsabile … se mi dimentico che tu esisti; …
a mio personale parere, sono oggettivamente le più schifose ed immani ingiustizie perpetrate dall’uomo contro l’uomo. Questo è sicuramente l’opposto di ciò che il Padre di tutti gli Uomini si aspetterebbe dai suoi figli ai quali ha dato, e continua a dare, la libertà di scegliere il proprio agire. Io, che faccio fatica a credere reale financo ciò che vedo accadere sotto ai miei occhi qui tutti i giorni, mi affido alla Sua Misericordia temendo la Sua Giustizia.

“Il Vangelo è scandalo e contraddizione all’occhio laico. La "chiesa-istituzione", da distinguersi dalla Chiesa, diviene scandalo quando l’occhio del credente non vede più in lei lo scandalo evangelico, ma come una sorta di solo parlare degli interessi laici. Una chiesa-istituzione che, per stare con i tempi, segue le regole dei tempi, prova la sua contraddizione nel non credere in un Dio Amore Artefice con la Sua Provvidenza."

 

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