la Speranza ... non è 
          solo una bella fiaba. 
          Capita a tutti di sentirsi un pò giù. 
          E' la maturità, con il suo razionalizzare, mista alla nostalgia 
          di una incosciente spensieratezza soffocata dal passare degli anni. 
          
          Non temere, il mondo è sempre bello. 
          Dipende anche da noi, da come riusciamo a vedere il bicchiere riempito 
          a metà: mezzo vuoto o mezzo pieno ? 
          Non giudicare le persone, ti prego, non farlo mai. 
          Non possiamo conoscere ciò che provano; possiamo intuirlo e, 
          comunque, mai essere certi di avere intuito nel modo giusto. 
          Possiamo e dobbiamo giudicare le azioni; non chi le 
          compie. 
          Rubare,per esempio, è sempre una cosa sbagliata; ma chi ruba 
          può farlo per fame, per altruismo o per egoismo ... 
          Sosterrò sempre che è sbagliato rubare, ma non mi sento 
          di dire che chi ruba è necessariamente un ladro o un disonesto. 
          
          Tutto al più posso giudicare me stesso, e, forse, anche li potrei 
          sbagliare per troppa severità o troppa compiacenza ... e allora 
          lo lascio fare al Padre Eterno, dopo averci messo tutta la mia partecipazione 
          per quanto mi è possibile. 
         In altri termini: vivo cercando di 
          essere coerente, momento per momento, a ciò che ritengo giusto 
          e trovo la mia realizzazione proprio in questa lotta: nel tentativo 
          di essere coerente ... a prescindere dal risultato che otterrò, 
          sia esso quello che mi prefiggevo o anche fosse esattamente il contrario. 
          
          Non vivo per qualcosa; neppure contro qualcuno. 
          Con questa logica, vorrei aiutarti, nei momenti di sconforto, a vedere 
          sempre il bicchiere per quello che è: pieno a meta; mantenendo 
          viva la speranza che da mezzo pieno sia possibile riempirlo ulteriormente. 
          
          Il tutto, a prescindere da come lo stanno vedendo gli altri, e tenendo 
          sempre attivo il tentativo di aiutarli a vedere il bicchiere per quello 
          che è, o come lo stiamo ottimisticamente vedendo noi.
          Questo avvenga sempre, anche a prescindere che tu riesca o no ad aprire 
          loro gli occhi. 
        Tu ci provi, è il loro 
          libero arbitrio, che tu devi sempre rispettare, che deve far 
          fare a loro ciò che meglio credono ... l'esperienza vissuta sarò 
          poi la loro maestra. 
          Mai rassegnarsi. La tristezza non è nel nostro mondo ma nel loro, 
          anche se non se ne rendono conto. Aiutali. 
          Capita di abbatterci, quando ci sembra di essere rimasti gli ultimi 
          illusi sognatori. 
          Ma anche in quei momenti occorre ricordarsi che il Vero non 
          è dato dal numero di persone che lo sostiene. Il Vero si impone 
          da se stesso, se realmente lo è.
          Se l'influenza l'hanno tutti, non per questo cessa di essere una malattia. 
          Sarà una malattia stupida; resta pur sempre una malattia ... 
          che io preferisco non avere, anche se fossi l'unico a non averla.