Ciò che dici è perfettamente 
          analogo a ciò che provo io.  Noi portiamo a spasso il bambino che c'è in noi ed è lui con i suoi occhi vergini che ci consente di vedere ciò che gli altri, divenuti cechi con la loro maturità, non sanno più vedere... soffocano senza accorgersene. La consapevolezza di ciò che ci circonda, ci procura le sofferenze ma anche le gioie che gli altri, solo adulti, non sanno più provare. Ciò che la vita ci pone davanti giorno per giorno è la scommessa sulla quale puntiamo per vivere. E' una sfida dove occorre scegliere il bello e accettare il brutto che non dipende da noi. Accettare, non subire. Accettare è la consapevolezza che non potremmo fare nulla, oltre quanto già fatto, per contrastare. Subire è soffrire per l'impotenza a reagire. Io accetto le attuali morti per sete di Sololo; loro sono costretti a subirle.  Occorre guardare indietro. L'esperienza 
          è maestra. Non per rimpiangere il latte versato, bensì 
          per trarne insegnamento. Tutto insegna, anche ciò che 
          ora non rifaremmo più e che allora facemmo in piena 
          convinzione di giustizia. Quanto fatto, comunque, ha comportato nuovi 
          eventi che non  Il rischio deve avere una proporzionata contropartita ed essere sempre calcolato; solo così in caso di ulteriori difficoltà impreviste, sarà possibile parlare di incidente e non di incoscenza. Qui è il senso del dovere. Capire chi si è, dove ci si trova e dove si vuole andare. Consapevolezza delle proprie responsabilità 
          verso se stessi e verso gli altri. Scelta delle priorità 
          che si vuole rispettare, e così via. Tutto ciò può 
          sembrare in contrasto con il bambino che portiamo dentro. Infatti, noi 
          siamo adulti con dentro il bambino ... lui ci salva come dicevo 
          sopra; ma siamo anche adulti e quindi consapevoli ... Non possiamo dimenticare 
          il bambino ma neppure ascoltare  Dunque è un sano e costruttivo confronto con il nostro bambino ed il nostro adulto che portiamo in noi, quello che ci fa trovare la giusta via dopo aver provato il desiderio di volare del bambino e la presa di coscienza che occorre restare con i piedi per terra che ha maturato l'adulto.  I sentimenti, come sempre sono 
          correlati e viaggiano indipendentemente alle scelte: euforica 
          gioia e tristezza melanconica ... ci pervadono alternandosi secondo 
          i momenti. Così, quando il binario   | 
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