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...rispondo alla domanda che ponete sul vostro sito(www.2africa4love.com ... Kenya)
Sololo - 26 nov 2008
"Guardando sulla cartina questo villaggio così remoto, vicinissimo al confine dell’Etiopia
viene da chiedersi
come mai il dott. Pino Bollini ha deciso di seguire l’ospedale costruito anni fa dai missionari e gestito dal gruppo C.C.M, (una ong di medici di Torino).
La popolazione locale appartiene alla tribù dei Borana, proveniente dalla vicina Etiopia e trascurata dal paese.
Pino sta anche costruendo un villaggio per orfani, “Obbitu”,
..."

La risposta è molto semplice:
Ho accettato di lavorare a Sololo con il CCM agli inizi del 2000,
poichè cercavano da quasi un anno un medico per attivare un progetto
co-finanziato MAE (Ministero Affari Esteri - Cooperazione Italiana).
Finito il progetto nel 2003, il CCM rimandava a casa gli operatori.

Non ci fu risposta alla mia domanda:

ma cosa succede del lavoro fatto?
come possono loro mandare avanti i dispensari e la clinica mobile senza finanziamenti?
 
Così presi Gufu e gli altri, quelli che avevano lavorato con me per tre anni, e,
mostrando loro i risultati del nostro lavoro degli ultimi sei mesi con i relativi costi,
misi a loro disposizione l'equivalente importo della cifra già spesa

consegnando insieme anche la mia LR-109

(è la gloriosa "mzecobe" (tartaruga) che avrete sicuramente visto)

dicendogli: fatemi vedere cosa sapete fare da soli per i prossimi sei mesi.

Fecero di più, meglio di prima e spesero meno ...
 

Così il CCM mi lasciò il suo "nome di copertura"

(ufficialmente lavoro sempre, anche ora, come ccm e concordo con loro ogni intervento)
in questo modo potei fare un accordo direttamente con il Governo del Kenya,

nelle figure dei suoi funzionari di Moyale,

affidando quindi la gestione del progetto a Gufu, con gli altri operatori locali.

Ci siamo finanziati anche con quanto mi sono fatto strapagare da echo

(ufficio emergenza unione europea - della Comunità Europea)

che allora finanziavanoun progetto di SOS-Kinderdorf in Mogadiscio-Somalia,

Andai a vivere per un anno a Mogadisho come esperto nel loro progetto,

dato che erano due anni che cercavano qualcuno disposto a ...

"rischiare di farsi sparare adosso" ...
lì, due anni dopo, veniva assassinata Suor Lionella, con la quale avevo vissuto e lavorato
 

Conclusioni:

sono a Sololo perchè non sono stato capace di chiudere gli occhi e lasciarli,

dopo aver visto il loro impegno per la loro gente

(... hanno anche lavorato oltre un anno senza retribuzioni ...)
 
sono convinto che il miglior modo per aiutarli è sostenerli nelle loro scelte;
dare loro, in modo disinteressato, le opportunità per rispondere ai loro bisogni

secondo le priorità determinate da loro...

sono convinto che i grandi progetti (delle grandi ong-governi-istituzioni,...)

queelli calati dall'alto ed eleborati su lontani tavolini stranieri,

si, proprio quelli che sembrano prodotti per un sistema

che sembrerebbe calcolato più per togliere che per dare ...

siano utili ma spesso anche estremamente pericolosi, se non dannosi ...

Farli star bene a casa loro,

è la migliore soluzione anche per i nostri problemi,

quelli generati a casa nostra da chi fugge dalla morte e dalla fame.

Per queste persone non potrà mai esistere una qualsiasi barriera
veramente in grado di fermarli;

... hanno già perso tutto,

e non hanno altre alternative ...
 
Sono anche queste le ragioni che mi convincono che, proprio a Sololo

(l'isolamento del posto consente di poter essere utile con relativamente poco)

stiamo lavorando
sia per liberare loro dalla schiavitù dei bisogni primari irrisolti,

che per liberare noi e la nostra madre Patria ...

"stiamo lavorando anche per voi"

"Facciamoli stare bene a casa loro;

se non lo vogliamo fare per altruismo,

facciamolo pure per egoismo, ma facciamolo veramente"

 

Per queste stesse ragioni, ed altre ancora, sono convinto

che siano proprio le piccole organizzazioni (come la vostra associazione)

quelle che possono fare molto con relativamente poco.

Ora è il progetto del villaggio ciò che gli anziani (la loro è una società assembleare)

mi hanno chiesto per prevenire il fenomeno dei ragazzi di strada ...

ma questa è un'altra storia ...

GRAZIE ...per la vostra domanda che mi ha offerto la possibilità di un contatto
con voi e con la vostra associazione;

Si potrebbe pensare a qualcosa da sviluppparsi in cooperazione nel futuro ...

Io, piazzista di povertà,
non potevo certo lasciarmi sfuggire questa ghiotta occasione per i Borana ...

Un abbraccio, buon anno e in bocca al lupo per il proseguo del viaggio! A risentirvi!

Pino


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