Ho 
        ricevuto 3 domande e ho dato le 3 risposte   | 
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 Domanda 
        1   | 
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Quando 
        e perché dentro di te è nato questo desiderio di fare della 
        tua vita un servizio gratuito ai poveri ?   | 
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quando?... 
        non so risponderti.   | 
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All'inizio, 
        quando ero piccolo, forse quello che mi sollecitava verso i più 
        poveri era il disagio nel sentirmi fortunato in confronto a loro ...   | 
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non 
        capivo perchè io si e loro no ...    | 
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mi 
        appariva una cosa ingiusta e cercavo di colmare il divario come potevo. 
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 Ricordo 
        che sognavo di diventare grande ed arrivare con un cammion pieno di gioielli 
        e pellicce da distribuire alle donne della Torraccia.  | 
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 La 
        Torraccia allora era una baraccopoli alla periferia di Roma.   | 
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 Crescendo 
        ho frequentato sempre meno l'oratorio parrocchiale ma quelle lunghe chiacchierate 
        fatte con i sacerdoti-educatori,   | 
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che 
        mi avevano seguito con discrezione, quasi non ci fosseromai, ma sempre 
        presenti nei momenti difficili del disagio giovanile,   | 
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  e 
        con i quali ci si confrontava animatamente camminando nel cortile o girando 
        intorno al campetto di pallone,  | 
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        ... quei discorsi stavano piano piano dando i loro frutti.   | 
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 Crescendo, 
        grazie a questo loro insegnamento a saper vedere senza giudicare; a saper 
        accettare, che non vuol dire subire ...   | 
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 scoprivo 
        non solo il divario tra il ricco ed il povero ma anche imparavo a riconoscerne 
        le cause.   | 
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 Talvolta 
        vi erano comportamenti sbagliati proprio da parte degli ultimi,  | 
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altre 
        volte erano i comportamenti dei ricchi ad essere fonte di ingiustizia. 
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 Così 
        mi diveniva sempre più chiaro che non necessariamente essere povero 
        significa essere buono e vittima,   | 
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 come 
        altrettanto vero è che non necessariamente essere ricco significa 
        essere cattivo ed ingiusto.   | 
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 Mi 
        si chiariva così che arrivare con un cammion carico di gioielli 
        e pellicce alla torraccia non avrebbe certo risolto il problema  | 
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e 
        forse sarebbe stato causa di altra ingiustizia ...    | 
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Dopo 
        pochi giorni, dall'arrivo dell'ipotetico cammion, qualcuno si sarebbe 
        ritrovato ancora senza niente    | 
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 ed 
        altri avrebbero avuto certamente più del necessario accumulando 
        superfluo tolto a chi meno "furbo", o forse più onesto, 
        restava poi privato di tutto ...   | 
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 Ho 
        imparato quindi che tutti gli uomini, poveri o ricchi, sono entrambi la 
        stessa cosa;  | 
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ognuno 
        è un pò buono ed un pò cattivo    | 
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... 
        qualcuno magari lo è un pò di più in un modo piuttosto 
        che nell'altro ... ma fondamentalmente siamo tutti uguali.   | 
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Allora 
        si tratta semplicemente di imparare ad accettarci reciprocamente così 
        come siamo;    | 
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con 
        le nostre differenze e a sostenerci nei nostri difetti    | 
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vivendo 
        e condividendo anche le nostre gioie.    | 
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 Tutti 
        Fratelli, cittadini del mondo.   | 
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 In 
        questo modo qualcuno potrebbe così accorgersi di essere solo e 
        semplicemente un pò più fortunato di un altro,  | 
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per 
        essere nato in un posto piuttosto che 
        in un altro.    | 
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 Ambienti 
        diversi tra loro, che pur se ognuno di loro facilita alcuni aspetti della 
        vita, ne rende però più difficili altri ...  | 
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 Per 
        es. se sei ricco non provi la fame ma ti resta più difficile, non 
        impossibile, capire cosa sia la vera fame.  | 
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E 
        se sei povero, non puoi immaginare cosa sia no i problemi correlati alla 
        ricchezza (dai ladri ai finti amici)    | 
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In 
        altre parole, la vita da ad ognuno delle occasioni per essere sia buono 
        che cattivo e    | 
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 Dio 
        lascia ad ognuno la libertà di fare le proprie scelte per tentare 
        di divenire ciò che vorrebbe, a prescindere da ciò che Dio 
        stesso spera per lui.   | 
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 Poi 
        ovviamente ognuno si prende le relative conseguenze, belle o brutte che 
        siano.   | 
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Io 
        quando ho capito che dovevo essere solo io a scegliere cosa fare della 
        mia vita, ho giocato di rimando con Dio.    | 
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 Bene, 
        mi sono detto, Tu vuoi che sia io a sceglierre. OK.   | 
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 Considerato 
        che tra me e Te certamente Tu sei il Migliore in assoluto; tu sei L'Amore 
        assoluto;   | 
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 Tu 
        ami ognuno di noi come se fossimo tutti tuoi figli unici... desideri il 
        meglio per ognuno di noi  | 
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Significa 
        che tra noi due Chi conosce meglio ciò che è, o che sarà 
        il mio vero bene, sei certamente TU.   | 
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Benissimo, 
        mi fido del Tuo Amore, mi affido alle Tue scelte di Padre e ...    | 
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scelgo 
        liberamente io ...: io scelgo: di fare ciò che vuoi Tu.    | 
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 Da 
        qui in poi tutto è stato semplice ...   | 
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 la 
        mia responsabilità è stata solo quella di tentare sempre 
        di essere coerente al Vero; ossia a Lui.   | 
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Certo 
        che non ci sono riuscito sempre;    | 
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ma 
        Lui si accontenta del solo tentativo, quando questo è autentico. 
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 Così 
        vivendo il quotidiano e facendo scelte tentando di essere coerente alla 
        Sua parola,   | 
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ho 
        risposto si ha ciò che mi appariva OK e no a ciò che mi 
        sembrava non esserlo ...   | 
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 tra 
        si e no, mi sono ritrovato a lasciare Roma per la Brianza; ad andare in 
        giro e a ritrovarmi in Africa: Guinea Bissao, Sud Sudan, Somalia, Kenya 
        ...   | 
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 nello 
        stesso modo avrei potuto ritrovarmi in qualsiasi altro posto...  
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 o 
        come ora sono qui.   | 
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