NATALE 
        2010   | 
  
| Ho ricevuto: | 
Carissimi 
        amici, quest'anno spero di riuscire a farvi sorridere inviandovi 
        la vecchia foto di una natività di 57 anni fa che nulla ha di sacro 
        e che ha prodotto come unico effetto quello di mostrare la luce a una 
        persona di mia conoscenza.  | 
  
La creatura, in realtà un po' in sovrappeso, crebbe snellendosi in una famiglia ricca di contrapposizioni ideali, tra due genitori dei quali uno cattolico praticante e l'altro ateo anche se estremamente rispettoso delle convinzioni altrui.  | 
  
Sofferte furono quindi le sue scelte e, superata l'infanzia e l'adolescenza, intraprese degli studi e una conseguente professione che la indussero a illudersi di potersi rendere utile all'umanità.....  | 
  
...peccava 
        di presunzione e credeva che sarebbe stata migliore di tanti altri........ma 
        così non fu. Entrò in crisi esistenziale e mi risulta 
        che non sia ancora riuscita a uscirne e a dare una risposta ai suoi perché.  | 
  
I 
        suoi dubbi sono tanti e io non posso fare altro che augurare sia alla 
        suddetta persona che a voi tutti di vivere un Natale di pace e serenità.  | 
  
Con 
        affetto, XY   | 
  
 Ciao 
        XY,  | 
  
non solo è bella quella foto che già esprime da sola lo "stordimento ed il punto interrogativo" di chi dalla pace dell'utero  | 
  
 si 
        trova improvvisamente e traumaticamente proiettato in un modo sconosciuto 
        ed apparentemente caotico ...    | 
  
che 
        non potrà che generare continui punti interrogativi,   | 
  
 ai 
        quali si potrà dare una ragionevole risposta solo per pochi e pur 
        sempre restando con il dubbio che non possa essere quella vera.  | 
  
Quella 
        persona in quel momento iniziava a "vivere", non solo fisicamente.   | 
  
 Dalla 
        foto è chiaro che non poteva poi solo "vegetare" in questo 
        mondo.  | 
  
 Seppur 
        probabilmente non lo sa, questa persona pecca di presunzione quando ritiene 
        di non essere stata utile agli altri;   | 
  
ossia 
        quando ritiene di poter giudicare se stessa.   | 
  
 Giudicare 
        le azioni, si può e si deve farlo; ma mai chi le compie, ossia 
        le persone.   | 
  
Tanto 
        meno se stessi,    | 
  
 ove 
        non si può avere l'imparzialità di giudizio ed il più 
        delle volte si è eccessivamente severi mancando di quella misericordia 
          | 
  
che 
        deriva dall'umiltà di riconoscersi imperfetti.   | 
  
Si 
        nasce imperfetti e si punta alla perfezione;   | 
  
si 
        nasce egoisti e si punta all'altruismo    | 
  
 nella 
        misura che si cresce riconoscendo che questa crescita è possibile 
        solo con il confronto e la convivenza con gli altri diversi.  | 
  
 Il 
        diverso è indispensabile alla vita di ognuno.   | 
  
Il 
        diverso quindi fa paura.   | 
  
Se 
        ritengo di non avere bisogno dell'altro, mi condanno a restare ciò 
        che sono, bello o brutto che io sia.    | 
  
Diverso 
        non solo nel colore della pelle.    | 
  
Quando 
        saremo tutti meticci sarà finito il razzismo, ma ognuno avrà 
        la propria mente   | 
  
 con 
        la quale dover rispondere agli stessi punti interrogativi che hanno tutti. 
           | 
  
Tutte 
        le possibili risposte sono giuste o sbagliate dato che il soggetto non 
        può esser mai certo di aver colto l'oggettivo.    | 
  
 Infatti 
        per farlo si deve fidare dello strumento che usa: la sua ragione   | 
  
 e 
        noi tutti, inoltre, non siamo fatti di sola ragione ...  | 
  
 A 
        parziale conferma di quanto affermo c'è la stessa definizione di 
        salute che da l'organizzazione mondiale della sanità:   | 
  
La 
        salute non è la semplice assenza di malatia ma un equilibrio psico-fisico-ambientale 
        (fisico-sociale).    | 
  
 In 
        altre parole ognuno di noi è parte dell'ambiente dell'altro  | 
  
e ne consegue che qualsiasi cosa si faccia o non si faccia comporta una ricaduta sull'altro, che il più delle volte non conosciamo ...  | 
  
 Basta 
        pretendere che gli altri rispettino il nostro diritto alla salute (che 
        è diretta conseguenza del diritto naturale a vivere)   | 
  
 e 
        che noi ci si impegni al massimo nel rispetto del dovere di non inquinare 
        l'ambiente fisico-sociale dove ci troviamo...   | 
  
 Ricordando 
        che se si parla di salute come "equilibrio" tra queste 4 componenti, 
          | 
  
 si 
        parla di un qualcosa di dinamico e dunque di un "compito" a 
        mantenerlo che ricade su ognuno di noi.  | 
  
 Non 
        so cosa si intenda per crisi esistenziale ...   | 
  
se 
        è quel senso di insicurezza che deriva dalla mancata certezza nelle 
        proprie risposte vitali:   | 
  
 chi 
        sono, da dove vengo e dove vado ...    | 
  
ben 
        venga questa crisi.   | 
  
Questo 
        genere di insicurezza a me appare proprio come il propellente per continuare, 
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 per 
        non mollare nella nostra costante ricerca del vero.    | 
  
E' 
        come l'ansia che nasce da un mancato traguardo;  è lei che 
        ti spinge alla nuova programmazione ...   | 
  
Certo 
        che se l'ansia è troppa allora equivale al panico ed è paralizzante. 
           | 
  
 Così 
        anche per l'insicurezza quale molla della ricerca del senso della vita.  | 
  
  XY, 
        grazie per questi bellissimi auguri natalizzi,   | 
  
 così 
        stimolanti tantissime di quelle riflessioni che oggi il vivere tumultuoso 
        ci fa accantonare ...  | 
  
Grazie 
        per questa opportunità e   | 
  
tantissimi 
        auguri a tutti i diversi da me, così preziosi per me ...    | 
  
 qundi 
        grazie anche a quella nata di 57 anni fà che, oggi senza saperlo, 
        mi ha aiutato così  | 
  
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