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Ciao Y,

Nel costante timore di non riuscire ad esprimermi, provocando così danni indiretti agli ultimi, per chiarezza e comprensione reciproca, desidero sintetizzarti il mio pensiero generale ove inserisco l’episodio cipad-xy a riguardo dell’assicurazione sanitaria.

Sarei lieto di ricevere un tuo commento per un costruttivo confronto.

Questa mia visione porta a riconoscere i ruoli determinanti, seppur profondamente diversi, sia delle grandi come delle piccole ong ed a concludere che al momento mi appaiono essere in torto proprio le grandi ong per “peccati di omissione” , seppur commessi involontariamente, nel non rendersi disponibili all’ascolto delle piccole ong.

Approfitto per allegarti la sintesi in punteggio, e le tabelle di riferimento, delle ultime elaborazioni dei dati costantemente e capillarmente raccolti da noi, piccola ong locale. Dati e programma disponibili per eventuali verifiche.

(CondFamiglie - CondMinori - TabFam - TabMin)

 

Nel mio immaginario vedo una piramide sul cui vertice c’è il Governo e sotto tutti i vari strati della popolazione fino ad arrivare agli ultimi che costituiscono la base della piramide.

Il governo dovrebbe svolgere il ruolo del “padre di famiglia”, come servizio a tutta la popolazione sottostante, per cui la piramide andrebbe immaginata rovesciata e pressante tutta sul vertice.

Mantenendo la piramide dritta, poiché purtroppo questa è la realtà quotidiana, vediamo che gli strati di popolazione subito sottostanti al vertice non necessitano di aiuti; se la cavano da soli.

Di tutti gli altri strati, che necessitano di supporto, se ne occupano le grandi organizzazioni ONG in appoggio al Governo e nel rispetto delle sue direttive concordate.

Questo comporta un grosso impegno di mezzi, e relativi costi, stante i grandi numeri di beneficiari a cui fare fronte. In pratica le grandi ong si trovano costrette ad operare con interventi il più possibile standardizzati e capillarizzati, il più delle volte, tramite intermediari locali di servizi, con i relativi costi gestionali che sono quelli di un mercato parallelo più elevato di quello reale del posto.

Questo porta come risultato finale che, nei singoli casi, la base della piramide viene raggiunta con difficoltà ed in modo meno efficace di quanto si potrebbe poiché, di norma, l’aiuto è settoriale, affrontando un solo bisogno alla volta: sanità, scuola, … e poi viene distribuito in modo standard uniforme.

Le piccole organizzazioni, ong locali, possono supplire ed integrare tutto ciò portando capillarmente le risposte ai bisogni individuati, in modi personali e mirati. Azzerando di fatto anche i costi di gestione locale, dato che sono composte loro stesse dagli stessi beneficiari.

Mancando un rapporto tra le grandi ONG e le piccole ONG si vede sul campo allargarsi la forbice che allontana sempre di più la base della piramide; gli ultimi degli ultimi lasciati soli. Le loro organizzazioni, per definizione non hanno e non possono avere i mezzi necessari di sostentamento. Anche se tali mezzi hanno di regola dimensioni ed esigenze molto ridotte; con poco si potrebbe fare tanto.

Eppure la soluzione sarebbe semplice; forse è questo che la fa classificare utopica pur di accantonarla.

Le grandi ONG, che dialogano cooperando in codeterminazione con l’apice della piramide, dovrebbero aprirsi all’ascolto della base e cooperare in codeterminazione con lei tramite le ong locali, finanziandone la risposta capillare ai bisogni individuali rilevati e girandone gli oneri sull'apice della piramide come fà per ogni altro servizio.

In questa luce sarebbe stato bello vedere operare XY-CIPAD e l'assicurazione avrebbe potuto essere un primo passo positivo in questa direzione.
Grazie per l'attenzione.

Un forte abbraccio con la stima e l'affetto di sempre.

 

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