|   5.1 
        Condizioni esterne 
      Le precondizioni necessarie 
        per l’avvio e l’implementazione del progetto sono rappresentate 
        dalle condizioni di stabilità e sicurezza nell’area di intervento. 
        Ad oggi, non esistono elementi che possano far prevedere l’assenza 
        di tali precondizioni. 
      Le condizioni esterne, cioè 
        le ipotesi favorevoli il cui mancato verificarsi può compromettere 
        o impedire il raggiungimento degli obiettivi specifici e dei risultati 
        previsti dal progetto, sono: 
      • mantenimento dell’attuale 
        politica di cooperazione da parte del Governo e delle autorità 
        locali; 
      • fruizione del “Villaggio-Quartiere” 
        da parte dei minori orfani; 
      • positiva disposizione 
        alla collaborazione e mantenimento degli impegni assunti da parte della 
        controparte; 
      • continuità 
        e regolarità dei finanziamenti.  
      Per il raggiungimento dell’obiettivo 
        generale previsto dal progetto sono necessari: 
      • stabilità delle 
        attuali condizioni socioeconomiche; 
      • assenza di calamità 
        naturali o antropiche. 
       
        5.2 Rischi ed adattabilità 
      Tra le condizioni intese come 
        rischi presenti nell’implementazione del progetto vi sono le seguenti: 
      - Stabilità e sicurezza 
        Ad oggi, la zona di intervento non presenta rischi dal punto di vista 
        della sicurezza.  
        A parte episodi isolati, non si prevedono improvvisi mutamenti della stabilità 
        sociale e politica del paese che possano ostacolare la realizzazione del 
        progetto. 
      - Modifiche della politica 
        del Governo e delle autorità locali 
        Il progetto, come precedentemente esposto, si inserisce nelle politiche 
        e strategie adottate dal Governo del Kenya per proteggere i diritti dei 
        minori. Gli obiettivi e la strategia di realizzazione dell’intervento 
        sono condivisi dalle autorità pertanto il sostegno, da parte loro, 
        è garantito. 
         
        - Fruizione del “Villaggio-Quartiere” da parte dei minori 
        orfani 
        Il modello del “Villaggio-Quartiere”, identificato dalla stessa 
        comunità locale, è conforme agli usi e costumi dei Borana; 
        il personale parla la lingua locale e appartiene alla stessa comunità. 
        Queste condizioni favoriranno l’utilizzo del servizio offerto alla 
        popolazione. 
      - Collaborazione a rispetto 
        degli impegni assunti da parte della controparte 
        Il CIPAD, controparte locale, si è costituito appositamente per 
        la realizzazione del presente progetto e ha definito con il CCM un accordo 
        di collaborazione nel quale vengono individuati i ruoli e le responsabilità 
        delle parti garantendo il mantenimento degli impegni assunti.  
      - Continuità e regolarità 
        dei finanziamenti 
        La realizzazione del progetto dipende dalla regolarità dell’erogazione 
        dei fondi necessari da parte della Direzione Generale per la Cooperazione 
        allo Sviluppo del MAE.  
        Per non interrompere la continuità del progetto il CCM, con fondi 
        propri, potrà temporaneamente ed in parte coprire eventuali ritardi 
        nell’erogazione della seconda e della terza annualità. Il 
        cronogramma, in tal caso, potrà subire delle modifiche così 
        come l’esecuzione del progetto potrà subire ritardi. 
      - Stabilità delle attuali 
        condizioni socioeconomiche 
        Le condizioni socioeconomiche della comunità possono essere influenzate 
        negativamente nell’area di intervento da numerosi fattori. Il peggioramento 
        delle condizioni economiche potrebbe avere ripercussioni negative riguardo 
        alla fruibilità del servizio che il progetto vuole offrire. I minori, 
        infatti, potrebbero essere impiegati come forza-lavoro per far fronte 
        al mutato contesto socioeconomico. 
      - Assenza di calamità 
        naturali o antropiche 
        L’area di intervento è soggetta a ricorrenti episodi di siccità 
        e inondazioni. L'ultima grande crisi idrica si è avuta nel periodo 
        1991-92, le precipitazioni si sono mantenute al di sotto della media negli 
        anni successivi, fino alle alluvioni provocate da El Niño nel 1998. 
        Nei tre anni seguenti le piogge sono di nuovo mancate e si è ripresentata 
        una situazione d'emergenza idrica. Questa calamità naturale rappresenta 
        uno dei fattori esterni che influisce maggiormente sullo sviluppo socioeconomico 
        della zona.  
        Le attività progettuali offrono una risposta efficace ad eventuali 
        emergenze per quella parte di popolazione più debole riducendone 
        la vulnerabilità. 
      Nell’eventualità 
        che alcune delle condizioni esposte non dovessero verificarsi, saranno 
        identificati nuove strategie di intervento e obiettivi, discussi e concordati 
        con la controparte e con il donatore. Se opportuno, verranno identificati 
        altri partner disponibili al raggiungimento dell’obiettivo generale 
        del progetto. 
      Durante lo svolgimento del 
        programma, sarà costantemente effettuata un’attività 
        di monitoraggio volta a verificare che non si determinino condizioni tali 
        da costituire un impedimento al raggiungimento degli obiettivi. 
        L’impiego di risorse umane locali qualificate, la previsione di 
        una fase annuale di valutazione, l’eventuale riorganizzazione delle 
        attività, garantiranno la flessibilità e l’adattabilità 
        del progetto alle mutate condizioni o alle esigenze emergenti. 
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