29/06/2005  | 
  
... in Somalia, 
        dove SOS Kinderdorf International opera dal 1984, quando fu fondato 
        il Villaggio che oggi accoglie circa 120 bambini orfani e abbandonati. 
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Da lì in poi la 
        nostra presenza si è notevolmente ampliata.  | 
  
Grazie alla dedizione 
        e al coraggio dei responsabili SOS, del personale locale e delle meravigliose 
        suore della Consolata, l'attività è proseguita anche nel 
        corso della lunga e sanguinosa guerra civile, iniziata nel 1991 con la 
        caduta del dittatore Siad Barre.  | 
  
Nonostante qualche lieve 
        miglioramento, la situazione resta molto critica, a Mogadiscio 
        come nel resto del paese, dove vari clan armati si contendono 
        il controllo del territorio.   | 
  
In questa situazione, 
        l'opera di SOS è quanto mai preziosa, per l'aiuto che assicura 
        non solo ai bambini, ma all'intera popolazione, attraverso le sue numerose 
        strutture e attività.  | 
  
Con grande soddisfazione 
        e non senza una punta di orgoglio possiamo dire che, tutti insieme, stiamo 
        facendo qualcosa di molto importante per il futuro di questi giovani e 
        della Somalia.  | 
  
|   Una soddisfazione e un orgoglio di cui vogliamo renderti partecipe mentre la nostra associazione è chiamata a fare fronte ad un nuovo e necessario investimento finalizzato all'ampliamento della scuola, che renderà possibile la frequenza ad un maggior numero di studenti.  | 
  
Aprile 
        2007  | 
  
EVACUATO 
        IL VILLAGGIO SOS DI MOGADISCIO  | 
  
|   A causa di 
        un peggioramento della situazione a Mogadiscio, le mamme e i bambini 
        del Villaggio SOS sono stati evacuati.  | 
  
Domenica i bambini e le 
        mamme del Villaggio SOS di Mogadiscio sono stati trasferiti a garanzia 
        della loro sicurezza, essendosi intensificati i combattimenti intorno 
        al Villaggio stesso.  | 
  
Come testimoniato dal 
        Direttore Regionale SOS dell’Africa dell’Est, Wilhelm Huber, 
        nell’area del Villaggio ci sono stati violenti combattimenti e pesanti 
        bombardamenti nell’arco degli ultimi due giorni e “in accordo 
        con la consuetudine somala di evacuare donne e bambini dalle zone di combattimento, 
        abbiamo messo in sicurezza le nostre famiglie SOS.”   | 
  
Huber ha aggiunto che 
        tutte le mamme e le zie SOS hanno insistito per tenere con sé tutti 
        i loro bambini, mantenendo intatti i nuclei familiari. I bambini sono 
        stati trasferiti in zone non colpite dai combattimenti 
        e i ragazzi, insieme con i responsabili dei ragazzi, sono stati trasferiti 
        presso sistemazioni provvisorie.  | 
  
|   Sono 
        tutti in contatto con le autorità del Villaggio, che stanno ancora 
        presidiando la struttura, e che sono costantemente in comunicazione con 
        l’ufficio regionale di SOS Villaggi dei Bambini in Kenya.  | 
  
La 
        Scuola e l’Asilo SOS sono stati chiusi per tre settimane per le 
        vacanze scolastiche, quindi non sono presenti nell’area gli insegnanti 
        e gli alunni.   | 
  
Nel frattempo 
        l’ospedale SOS sta ospitando i feriti della guerriglia.   | 
  
Tuttavia, la maggior parte 
        del personale medico SOS ha già lasciato l’ospedale, che 
        è proprio sulla traiettoria dei combattimenti, di conseguenza la 
        loro sicurezza non poteva essere garantita.   | 
  
I feriti vengono pertanto 
        curati da altro personale medico, per la maggior parte non appartenente 
        a SOS, e che probabilmente è schierato con i combattenti.  | 
  
Wilhelm Huber ha evidenziato 
        che le famiglie SOS torneranno al Villaggio quando la situazione sarà 
        più sicura. “Crediamo che l’attuale situazione di precaria 
        sicurezza intorno al nostro Villaggio durerà poco”, ha dichiarato, 
        “e speriamo che le nostre famiglie possano presto tornare alle loro 
        case. Le famiglie che ci stanno ospitando in questo periodo potrebbero 
        un giorno diventare nostre ospiti se la scena dei combattimenti dovesse 
        spostarsi dalla nostra zona alla loro.” E conclude:   | 
  
“Tutti i 
        nostri collaboratori, i bambini e i ragazzi vanno encomiati per il loro 
        coraggio.”  | 
  
La situazione a Mogadiscio 
        è sotto costante monitoraggio e le decisioni saranno prese sulla 
        base di dettagliate informazioni e valutazioni fatte congiuntamente dai 
        collaboratori sul campo e nell’ufficio regionale.  | 
  
SOS Villaggi dei 
        Bambini Onlus è un’organizzazione a respiro internazionale, 
        impegnata sia nell’assistenza ai minori in difficoltà che 
        nella prevenzione all’abbandono. In Italia lavora prevalentemente 
        con l’affido familiare, mentre nei paesi in via di sviluppo promuove 
        entrambi gli ambiti di intervento, ovvero assistenza e prevenzione.   | 
  
Da più 
        di sessant’anni la famiglia SOS è impegnata in 132 paesi 
        del mondo, aiuta ogni anno circa 60.000 minori orfani o abbandonati, 
        così come un milione di persone che rientrano nei suoi programmi 
        integrati di sostegno ai minori e al loro contesto familiare: oltre all’accoglienza, 
        sanità, si occupa di istruzione, formazione professionale e rafforzamento 
        familiare.  | 
  
|   www.sositalia.it 
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