Kenya: i progetti per la popolazione del distretto di Moyale, al confine con l'Etiopia.

Il CCM opera nell'area di Sololo (appartenente al distretto di Moyale, situato a Nord del Kenya) da oltre 25 anni.
L'opera iniziata tanto tempo fa, si è evoluta in natura e risultati costantemente nel tempo.
Oggi, la comunità locale, che ha alle spalle una proficua storia di collaborazione con i volontari del CCM, è in grado di gestire autonomamente molti dei servizi a cui il CCM ha dato vita nel corso degli anni. Questo è stato dimostrato soprattutto nel corso dell'anno passato, in cui, nonostante l'assenza di personale espatriato, i responsabili locali delle attività dell’ospedale e sul territorio hanno lavorato bene e quindi hanno attivamente contribuito al benessere della zona.
Il supporto economico, assieme all'assistenza tecnica, tuttavia, rimane necessario.
La Ditta G.Sacchi Elettroforniture da tempo supporta Sololo in questo senso, e anche quest'anno, grazie al suo generoso contributo, è stato possibile acquistare due automobili necessarie per il rifornimento di materiale ai dispensari ed alla clinica mobile e costruire un nuovo dispensario ed una nuova struttura abitativa.
Le altre attività realizzate nel corso del 2004 attraverso il lavoro dei gruppi di sostegno di Sololo e dell'ufficio CCM di Nairobi, sono state:

- L'istituzione di una "Commissione sociale", costituita da anziani e l'elezione del rappresentante locale del CCM, che ha accolto e valutato le richieste di aiuto della comunità definendone la priorità.

- Attività di formazione per personale sanitario (19 Community health wiorkers formati e 13 Traditional Birth Attendants, più formazione di altro personale funzionale all'attività dei dispensari)

- Educazione sanitaria e cultura: proiezione di filmati con contenuti culturali, documentaristici e di intrattenimento associati all'introduzione dei fondamentali concetti igienico-sanitari.

- Acqua: nell'Agosto 2004 si è avuta un lungo periodo di emergenza idrica; il CCM in collaborazione col governo Keniota ha sostenuto concretamente la popolazione durante questa crisi con materiali e rifornimenti di acqua.

- Studio preliminare sull'incidenza delle MGF (mutilazioni genitali femminili) nella zona, in collaborazione con UNICEF Kenya: a seguito dello studio, si stanno valutando le possibili strategie da adottare per ridurre tale fenomeno, profondamente radicato in tutto il Corno d'Africa ed anche nel nord del Kenya.

- Assistenza sanitaria gestendo i dispensari e il servizio di clinica mobile (per raggiungere villagi distanti dal centro abitato di Sololo).

I progetti in corso potranno essere continuati sia con il contributo di finanziatori privati che con un finanziamento richiesto al MAE dal CCM in collaborazione col CESVITEM (non ancora approvato).

Infine, merita attenzione la recente proposta del Dott. Bollini, da sempre anima e sostegno delle attività svolte a Sololo: in collaborazione con l'ufficio CCM di Torino e l'ufficio di Nairobi, si sta valutando la fattibilità di un nuovo ambizioso intervento, teso a ridurre i disagi dell'infanzia provocati dall'epidemia di AIDS, che sta distruggendo la generazione intermedia in molte zone dell'Africa subsahariana.
Per prevenire il fenomeno dei ragazzi di strada (orfani da AIDS, che pur non essendo ad oggi particolarmente diffuso nella zona si teme inizierà a mietere vittime ben presto, il Dott. Bollini propone la costruzione di un quartiere in cui le unità familiari ospiteranno alcuni orfani. Tali unità verrano fornite inizialmente oltre che di una struttura abitativa costruita secondo la tradizione locale, anche di un certo numero di animali domestici per il sostentamento. Due figure maschili regoleranno l'attività del quartiere e di ciascuna famiglia. Tale organizzazione intende rispettare la struttura familiare tipica di queste popolazioni, costituendo così i presupposti per il trascorrere di un'infanzia pressochè normale, non caratterizzata da emarginazione e disagio.
Prevenire il fenomeno dei ragazzi di strada può ridurre il degrado che si è verificato in molte altre zone dell'Africa, di cui sono tristemente capofila le grandi città come Nairobi, dove non è stata fatta alcuna opera di prevenzione.