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"mzee" ... cosa significa?


mzee significa anziano.
Non è nel senso che attribuiamo noi a questa parola.
Non significa certo qualcosa di dispregiativo come la parola vecchio, espressa con saccenza o superiorità.
Mzee è l'anziano che è da rispettarsi sempre, per il semplice fatto di essere riuscito ad invecchiare.
Poi tra gli anziani ci sono diverse gradazioni,
che non sono codificate da leggi, bensì dalla convivenza sociale che riconosce i carismi di queste persone.
Sono questi anziani i veri saggi; coloro che sono la memoria storica della loro storia.
Coloro che hanno ricevuto il sapere dagli anziani che li hanno preceduti e che ora non ci sono più,
e che, tramite questo sapere e su questo sapere, hanno condotto la loro vita ...
diventando così veri oracoli e maestri di vita.
Mzee è dunque
l'anziano da rispettare,
il saggio d'ascoltare,
il consigliere spassionato,
che non ha più interessi personali da difendere,
che si è preparato ed è pronto per l'ultimo grande visggio.
E' l'anziano colui che si pone al servizio di tutti, disponibile per chiunque desideri accostarlo ...
L'anziano non gira armato,
l'anziano ha un semplice bastone sul quale si appoggia e che è il segno del "comando" reso per "servizio".
Delitto gravissimo è il mancare di rispetto ad un anziano, specie se è un giovane a farlo ...
In misura della sua fedeltà a questa immagine d'anziano, l'anziano accresce il suo carisma
e guadagna l'immortalità nella memoria collettiva della sua gente.
Molto pochi sono questi grandi vecchi.
Mentre tutti gli uomini, per età cronologica, diventano mzee = anziano.
(il bianco viene chiamato msungu; che è come dire all'uomo di colore nero: nero,
parola che non ha il senso dispregiativo che invece ha la parola negro)
Al bianco, dai capelli bianchi, viene sempre riconosciuto il termine di mzee come segno di rispetto,
poi si vedrà e sarà il tempo che scorre a dire come questo msungo agirà e come parlerà.
Solo allora si saprà quale reale rispetto o carisma gli vada riconosciuto
Antonio è mzee per età cronologica ... così come lo sono io
...
L'anziano non può decidere lui di ridurre la propria disponibilità per gli altri.
Possono essere solo le circostanze sfavorevoli a costringerlo a farlo.
Causa di forza maggiore, dirremmo noi.

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