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IMPIANTO DI RACCOLTA E SMALTIMENTO ACQUE LURIDE

PRESSO LA STRUTTURA OSPEDALIERA

Architetto ROMANO Graziella

R E L A Z I O N E - I L L U S T R A T I V A

Il nuovo sistema di raccolta delle acque fognarie sostituisce quasi completamente il primo impianto che era basato su un criterio progettuale valido solo per scarse quantità di acque da smaltire e, quindi, dimensioni più limitate della struttura. Gli elementi del primo impianto inoltre presentavano evidenti segni di vetustà (per le perdite lungo i percorsi e la scarsa ed incompleta digestione dei fanghi) ed inadeguatezza (per le caratteristiche dei materiali impiegati).

Ormai la struttura ospedaliera consta di 5 reparti: chirurgia, pediatria, maternità, malattie croniche e malattie infettive per complessivi circa 100 posti aumentabili a 130 in caso di necessità urgenti, oltre alla sala operatoria ed a settori collaterali quali laboratorio-analisi, uffici amministrativi, ambulatorio per le visite degli utenti esterni , farmacia, uffici di accettazione e di registrazione degli ammalati, cucine, lavanderie e settori indotti quali officine meccaniche, falegnameria, vari vani tecnici finalizzati alla raccolta e distribuzione di acqua o alla produzione e distribuzione di energia elettrica, il quartiere destinato alle abitazioni del personale dipendente medico e paramedico e dei visitatori volontari (ospiti) per un totale di n° … edifici e circa … persone.

Il complesso dispone pertanto di numerosi punti di scarico di acque luride: 1 vaso, una doccia e due lavandini per ciascuno dei due reparti più “vecchi” (chirurgia e pediatria); due vasi, due docce e tre lavandini per il reparto di maternità; 6 vasi, sei docce e sei lavandini per il nuovissimo reparto di isolamento per malattie infettive; un vaso ed un lavandino per il reparto riservato alle malattie croniche; un lavandino per la sala operatoria, un vaso e tre lavandini per il gruppo di vani relativo alle attività ambulatoriali e di laboratorio oltre a due vasi realizzati in struttura indipendente dai reparti a disposizione sia dell’utenza che dei lavoratori esterni all’attività medica vera e propria.

Tutto questo insieme di servizi gode, a seguito dell’intervento in oggetto, di una nuova rete di raccolta e di un nuovo sistema di smaltimento in grado, per dimensionamento, di sostenere anche eventuali futuri ampliamenti e adeguamenti.

Il settore delle cucine e delle lavanderie è stato dotato di una rete di raccolta a sé stante con scarico in una delle preesistenti fosse di decantazione, di cui è stata verificata l’efficienza, in modo indipendente dall’impianto generale suddetto.

Per quanto riguarda infine il complesso delle strutture residenziali, la cui rete di raccolta non presentava particolari problemi, l’intervento si è limitato all’inserimento di tutte le derivazioni in un unico collettore sfociante in una delle preesistenti fosse biologiche che, debitamente pulita, è risultata ancora adeguata sia come funzionalità che come dimensione.

I lavori hanno avuto inizio il 30 agosto 2004 e sono stati ultimati il 18 dicembre dello stesso anno ed hanno visto impiegato personale diverso con mansioni specifiche: hanno lavorato alla preparazione della ghiaia per la realizzazione dei getti in cemento da 30 a 40 donne (rompendo le pietre raccolte in loco con opportune mazze); circa 15 manovali hanno lavorato agli scavi, alla posa delle tubazioni ed al reitero; 3 muratori hanno eseguito le opere in getto e la posa dei pozzetti di ispezione.

L’impianto di raccolta è realizzato con tubi in materiale plastico (PVC) del diametro di cm 12 per i tratti in uscita dai servizi e di cm16 per i collettori di più allacciamenti posti ad una profondità media di cm 80 fondo tubo. Sui raccordi degli allacciamenti sono installati pozzetti di ispezione delle dimensioni di cm 60x60x80 circa dotati di telaio e chiusino sifonato in ferro.

Come detto solo l’impianto di smaltimento dell’ospedale vero e proprio è stato completamente rinnovato, recuperando per le strutture collaterali le fosse preesistenti ancora funzionali. Le altre fosse, troppo deteriorate per essere ancora utilizzate, sono state svuotate e riempite di terra.

L’impianto di smaltimento nuovo consta di una fossa biologica suddivisa in tre sezioni, delle dimensioni di m 6,4 x 3,6 x h 3,10 e di un pozzo a perdere collegato a valle delle dimensioni di m 3 x 3 x 3.

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