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INTERVENTI EFFETTUATI SUGLI IMPIANTI ELETTRICI DELL’OSPEDALE DI SOLOLO
NICOLA Felice

R E L A Z I O N E - T E C N I C A

Arrivati nell’ospedale di Sololo il 7 gennaio, si è cercato di fare il punto sulla situazione dei vari lavori da effettuare e cercare la documentazione e le notizie su quanto era stato fatto sui pozzi nei mesi precedenti.
Il nuovo pozzo siglato n° 3 ha una profondità di 122 metri ed è equipaggiato con una pompa Grundfos tipo SP2-24, acquistata lo scorso anno a Nairobi con portata di 1000 litri/ora alla profondità di 102 metri.

Sul pozzo n° 2 è stato effettuato un drenaggio con pulizia del fondo, quindi era pronto per il montaggio di una nuova pompa, mancavano però i tubi da 1”1/4 e i vari raccordi.
Dopo aver illustrato all’ amministratore la possibilità di rendere operativo anche il pozzo n°2, ci siamo recati a Moyale (90 km da Sololo) si è ordinato tutto il materiale occorrente, il quale è stato prontamente consegnato a Sololo 5 gg. dopo.

Il lunedì 10 gennaio montaggio dei conta ore sui 3 gruppi elettrogeni centrali, intervento reso necessario per sapere correttamente le date di manutenzione ordinaria dei tre gruppi elettrogeni.

Inizio del montaggio dei due contenitori in acciaio per l’acqua piovana con la supervisione di un valido tecnico dalla ditta fornitrice e con il supporto di una nutrita squadra di operai, (12 lavoratori occasionali retribuiti dal CCM).

Nei giorni seguenti sono stati effettuati alcuni controlli per il mancato funzionamento di una lavatrice Miele, il problema risiedeva nel pulsante di arresto d’emergenza poi riparato.
E’ stato montato un pannello solare con relativa batteria e pannello di controllo alla sede del “Catholic women group”, è pure stato installato l’impianto elettrico di illuminazione a 12 volt per i vari locali con lampade al neon da 8 watt. Sostituzione con lampade solari idonee (fluorescenti) ed una batteria al gruppo di donne “Borolle women group”

Sono stati modificati e completati i due quadri di comando per le pompe dei pozzi n°2 e n°3.
Interventi vari di cercare di riparare strumentazione all’OPD e in sala operatoria, purtroppo senza risultati positivi, la centrifuga ha il motore fuso e l’apparecchiatura ad ultrasuoni ha dei componenti bruciati dentro al monitor di visualizzazione.

E’ stato montato l’impianto di illuminazione alla saletta dietro al reparto TB Ward, nata come scuola per detto reparto e collegata la linea di alimentazione a 220 volt.

Il venerdì 14, essendo arrivato giunto il materiale per i pozzi n°2 e n°3, si è iniziato con la prova della pompa dentro ad una vasca, poi fatto il collegamento definitivo con muffola ad un cavo di lunghezza appropriata, si è quindi proceduto, dopo aver montato tutta l’attrezzatura sul portale di sostegno, al montaggio e alla discesa della pompa e dei tubi nel pozzo 2.
A 85 metri la pompa ha toccato il fondo, quindi è stata alzata di un metro e poi fissato il tubo con una robusta staffa sul bordo dalla camicia del pozzo. La prova di mandata del pozzo 2 è stata effettuata il giorno 15.
Dati ricavati: portata 10 litri in 18 – 20 secondi, però dopo 15 – 20 minuti di funzionamento la pompa si ferma per mancanza di acqua, probabilmente devono ancora attivarsi i canali di afflusso dell’acqua contro le fessure della camicia del pozzo, dopo alcuni giorni la portata stava incrementandosi, avallando così la tesi del responsabile “Water programme” della Diocesi.
La pompa sommersa montata in questo pozzo n°3: Grundfos tipo SP2A-23 con portata di 1.000 lt/h alla profondità di 130 metri, comprata in Italia e spedita con i due quadri di comando pompe.
Quindi installazione dei 2 quadri di comando con il fissaggio a terra con cemento del supporto metallico preparato dal personale di manutenzione, montaggio dei pressostati di blocco pompa per bassa pressione, montaggio dei manometri per il controllo diretto della pressione della mandata della pompa e i vari collegamenti dei due pozzi alla tubazione esistente di mandata acqua ai serbatoi di accumulo dell’ospedale.
Terminati i montaggi dei due tanks dell’acqua piovana, si è fatto il collegamento con valvola di intercettazione da 2” tra i serbatoi, montato i due tappi sui fori di scarico, quindi l’impianto di aspirazione e di mandata sulla pompa centrifuga, completi di giunto a 3 pezzi e valvole a sfera per l’eventuale smontaggio per sostituzione pompa, valvola di non ritorno sulla mandata, il tutto con tubazione e raccorderia da 1”. Per l’alimentazione a 220 volt della pompa si è usata la linea della pompa n° 3 e tramite un quadretto opportunamente montato si può avviare la pompa ed accendere un neon per l’illuminazione della zona tanks.
Per lo spostamento dell’apparecchio interfonico dalla guest’ house alla casa del responsabile sanitario ha richiesto lo scavo di un canale nel terreno e la tesatura di un cavo a 12 fili per una lunghezza di circa 90 metri.
Sono anche state riparate le 4 portelle del quadretto di protezione alle linee di alimentazione alle abitazioni degli infiermieri in modo da proteggere gli interruttori dagli spruzzi della pioggia.
Sono state sostituite alcune lampade ad incandescenza nella guest’ house con lampade al neon a 12 volt alimentate da pannello solare, in modo da aumentare l’autonomia della batteria.
Nella Missione era necessario capire quale fosse la potenza della pompa montata nel pozzo; misurando con l’amperometro a pinza si aveva un’assorbimento equilibrato sulle 3 fasi di 6 amper, la tubazione di uscita dal pozzo è di 2”, facendo riferimento ad una tabella in possesso di P. Lobato si definiva una potenza di 2,2 Kw. circa. Interpellata la ditta Gemap 2 di Caraglio ha dimensionato in 6 Kw. un eventuale nuovo gruppo elettrogeno per alimentare la casa canonica, che oltre alla pompa del pozzo ha solo alcune lampade per l’illuminazione.

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