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Il volontario è un egoista o un altruista?
Con l’altruismo appaga il proprio egoismo
che aumenta diventando ulteriore movente di altruismo per autoalimentarsi.
C’è anche chi dice che tutti i mali irrisolti del mondo sono d’attribuirsi ai volontari
che, sostituendosi alle istituzioni che dovrebbero provvedere, rendono comodo alle istituzioni l’essere latitanti.
Ossia:
ci sarebbe la fame nel mondo perché i volontari cercano di alleviarla come possono
e così facendo tolgono il lavoro all’istituzione che dovrebbe farlo
e le offrono l’alibi per poter restare latitante utilizzando le risorse di tutti per gli egoismi di pochi.
Io preferisco leggere il problema dalla posizione di chi ha fame e
che preferisce prendere qualcosa oggi per sopravvivere piuttosto che
morire aspettando che chi di dovere gli porti anche tanto,
ma domani ... troppo tardi.
Si può continuare a guardare ciò che succede intorno a noi;
si può cercare di intervenire come si può
mantenendo la speranza,
per esempio, di poter provare ancora i ripetuti momentanei appagamenti
(quel senso di pienezza che dicevi)
Allora, perché non sperare che lo stesso senso,
non più ad espisodi ma in forma continua,
non lo si possa raggiungere in un altro meritato mondo
che stiamo gia costruendo qui con le scelte che facciamo?
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